Dopo la morte della tabaccaia 72enne, uccisa a coltellate durante una rapina a Foggia, i cittadini chiedono l'intervento delle istituzioni. "C'è mancanza di controllo e sicurezza nel territorio", dichiara a "Morning News" un cittadino che nel 2020 ha perso lo zio anche lui morto a seguito di una rapina nel suo negozio. "Foggia è una città che ha bisogno di essere rieducata, ci sono poche pattuglie di polizia rispetto al numero di abitanti e ha bisogno di controlli maggiori - continua il cittadino che aggiunge - da quando è morto mio zio nel 2020, qui è rimasto tutto uguale. Non è cambiato nullo e questo è una vergogna".
Il problema della micro criminalità organizzata - In diretta a Canale 5, Roberto D'Agostino giornalista foggiano racconta cosa è accaduto negli ultimi anni nel suo comune. "Quando hanno arrestato i vertici della quarta mafia, la città si è riempita di 'cani sciolti' che commettono continui reati. Una situazione paradossale e molto pericolosa per chi vive qui. La gente qui ha paura e non si sente protetta", spiega il giornalista che si riferisce alla presenza sul territorio di una micro criminalità organizzata "che si avvale soprattutto di minorenni".
Il corpo scoperto da un cliente - Francesca Marasco, 72 anni, titolare della tabaccheria di via Marchese De Rosa a Foggia è stata ferita a morte con un coltello durante una rapina. E' stato un cliente della tabaccheria, entrato per fare degli acquisti, a scoprire il corpo della donna riverso a terra e ad allertare le forze dell'ordine e i soccorsi. La tabaccheria era stata appena riaperta dopo il periodo di ferie. L'arma con cui la donna è stata uccisa è stata ritrovata dai carabinieri a poche decine di metri dall'attività commerciale.