Marcello De Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, ha rassegnato le dimissioni dal proprio incarico. De Angelis ha comunicato la propria irrevocabile decisione al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca con una lettera, dopo averla anticipata nel corso di un colloquio privato. Rocca ha accettato le dimissioni con effetto immediato. Il giornalista era finito al centro delle polemiche per via di alcune sue dichiarazioni sulla strage di Bologna. Venerdì era previsto un consiglio regionale straordinario sulla vicenda.
"Dopo attenta riflessione - scrive De Angelis nella lettera di dimissioni - mi trovo nelle condizioni di dover fare una scelta di cui mi assumo tutta la
responsabilità. Sono stato messo alla gogna per un post su Facebook in cui ho espresso perplessità su una vicenda giudiziaria sulla quale molti altri prima e meglio di me e in modo più autorevole, si erano pronunciati in maniera analoga".
"Rivendico il diritto al dubbio e al dissenso - prosegue rivolgendosi al presidente della Regione - anche se non posso negare di essermi espresso in modo inappropriato e per questo ho chiesto scusa. Ho scatenato dure pressioni politiche contro l'Istituzione che oggi rappresenti e, pur nella consapevolezza che i tuoi avversari non hanno argomenti o la forza per importi le decisioni che auspicherebbero, la mia stessa coscienza è più forte e più legittimata di loro a chiedermi di fare un passo indietro. La mostruosa macchina del fango può stritolare chiunque e mi ha preso di mira mettendomi alla gogna rovistando nella mia vita".
L'ormai ex capo della comunicazione del Lazio continua ricordando di aver "pagato tragicamente per metà della mia esistenza colpe che non avevo, ma non posso affrancarmi dall'unica cosa di cui mi sento vergognosamente responsabile: aver composto in passato un testo di una canzone che considero un messaggio di odio insensato nei confronti di esseri umani senza colpa, molti dei quali sono oggi miei amici e amiche, colleghi, vicini di casa, persone che apprezzo, ammiro, a cui voglio bene e persino miei familiari. Non so se potrò mai perdonarmi per questa cosa e non mi aspetto che lo facciano altri".
De Angelis conclude spiegando che "non posso consentire che le mie responsabilità passate possano macchiare o offuscare lo straordinario lavoro che tante persone migliori di me stanno compiendo per il bene comune" e conferma "le mie dimissioni con effetto immediato".
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha fatto sapere di aver accettato le dimissioni e ha ringraziato De Angelis "per aver messo al riparo l'istituzione che presiedo dalle inaccettabili strumentalizzazioni di queste settimane, pagando il prezzo per una canzone scritta 45 anni fa e rispetto alla quale ha manifestato pubblicamente tutto il suo imbarazzo e orrore".