A circa 100 giorni dall'alluvione che ha devastato l'Emilia Romagna, arrivano i primi segni di ripresa per alcune attività commerciali nei comuni più colpiti. A riaprire i battenti, con molti sacrifici, è l'edicola di via Lapi a Faenza, circa duecento metri dal fiume Lamone, che la notte tra il 16 e il 17 maggio aveva sommerso tutto sotto sei metri d'acqua per un giorno e mezzo, lasciando cumuli di melma.
Il negozio era stato quasi completamente distrutto. Tutta la merce e tutta l’attrezzatura era stata buttata ma anche la stessa struttura non aveva retto la potenza dell’acqua. I doppi vetri, le serrande, il controsoffitto, l'isolamento, l'impianto elettrico e di videosorveglianza, le mensole e gli espositori erano distrutti. La potenza dell'acqua aveva spostato perfino il water e aveva incastrato la merce al soffitto.
La rinascita -
Il proprietario dell'attività, Luca Alvise, ha manifestato fin da subito il desiderio di riaprire il prima possibile, anche per onorare quel sogno realizzato 14 anni fa, quando aveva rilevato l'edicola in cui, da bambino, andava a comprare le figurine. Nel 2020 aveva completamente riqualificato l'attività dopo essersi scontrato con gli ostacoli della burocrazia. L'obiettivo, si legge nella presentazione della raccolta fondi lanciata online, era quello di creare un'edicola 2.0, con uno spazio a misura di bambino. "Ieri è stata una giornata bella, pienissima, è venuto anche il sindaco, tanti cittadini, amici, clienti a trovarmi, sono stato molto contento - confida Luca, 38 anni, sposato e padre di due bambini - Ero emozionato perché mi è mancato molto il mio lavoro".
© Ansa|Combo di una veduta aerea del centro di Lugo inondate d'acqua il 18 maggio 2023 (in basso) e le stesse strade come appaiono oggi
© Ansa|Combo di una veduta aerea delle strade ancora allagate a Conselice il 27 maggio 2023 e le stesse strade come appaiono oggi con l'acqua che si è trasformata in fango
© Ansa|Combo della foto in cui carabinieri portano in salvo due persone anziane dopo averle raggiunte a nuoto a Faenza il 16 maggio 2023 (in basso) e lo stesso posto fotografato un mese dopo senz'acqua
© Ansa|Combo di una casa completamente immersa nell'acqua durante l'alluvione del fiume Budrio il 17 maggio 2023 (in basso) e la stessa casa circondata ora dal fango
© Ansa|Combo di una veduta aerea di Selva Malvezzi con l'acqua stagnante di 10 giorni il 26 maggio 2023 (in basso) e la stessa zona come appare oggi con l'acqua che è diventata fango
© Ansa|Combo di auto e detriti in strada a Sant'Agata sul Santerno il 24 maggio 2023 (in basso) e la stessa strada libera come appare oggi
© Ansa|Combo di un'anziana donna con il cane messa in salvo dai vigili del fuoco fluviali il 19 maggio 2023 a Lugo (in basso) e lo stesso posto come appare un mese dopo senz'acqua
© Ansa|Combo di una foto dei parametri sacerdotali appesi nel tentativo di salvarli nella chiesa a Sant' Agata sul Santerno il 23 maggio 2023 (in basso) e la stessa chiesa in cui i volontari stanno ancora lavorando per liberarla dal fango, come appare oggi
© Ansa|Combo di un'auto trascinata dall'acqua su un cancello in via Lama a Faenza il 19 maggio 2023 (in basso) e lo stesso cancello come appare oggi
© Ansa|Combo di persone bloccate in casa dall'alluvione soccorse dai vigili del fuoco a Lugo il 19 maggio 2023 (in basso) e la stessa strada come appare oggi
© Ansa|Combo del ponte della Motta crollato un mese fa durante l'alluvione a Molinella fotografato quando con lo scendere del livello dell'acqua del fiume ne riemersero i pezzi il 26 maggio 2023 (in basso) e lo stesso ponte fotografato il 10 giugno 2023
© Ansa|Combo della discarica colma dei detriti dell'alluvione a Castel Bolognese il 25 maggio 2023 (in basso) e la stessa discarica come appare oggi
© Ansa|Combo di una veduta aerea del centro di Lugo inondate d'acqua il 18 maggio 2023 (in basso) e le stesse strade come appaiono oggi
© Ansa|Combo di una veduta aerea delle strade ancora allagate a Conselice il 27 maggio 2023 e le stesse strade come appaiono oggi con l'acqua che si è trasformata in fango
© Ansa|Combo della foto in cui carabinieri portano in salvo due persone anziane dopo averle raggiunte a nuoto a Faenza il 16 maggio 2023 (in basso) e lo stesso posto fotografato un mese dopo senz'acqua
© Ansa|Combo di una casa completamente immersa nell'acqua durante l'alluvione del fiume Budrio il 17 maggio 2023 (in basso) e la stessa casa circondata ora dal fango
© Ansa|Combo di una veduta aerea di Selva Malvezzi con l'acqua stagnante di 10 giorni il 26 maggio 2023 (in basso) e la stessa zona come appare oggi con l'acqua che è diventata fango
© Ansa|Combo di auto e detriti in strada a Sant'Agata sul Santerno il 24 maggio 2023 (in basso) e la stessa strada libera come appare oggi
© Ansa|Combo di un'anziana donna con il cane messa in salvo dai vigili del fuoco fluviali il 19 maggio 2023 a Lugo (in basso) e lo stesso posto come appare un mese dopo senz'acqua
© Ansa|Combo di una foto dei parametri sacerdotali appesi nel tentativo di salvarli nella chiesa a Sant' Agata sul Santerno il 23 maggio 2023 (in basso) e la stessa chiesa in cui i volontari stanno ancora lavorando per liberarla dal fango, come appare oggi
© Ansa|Combo di un'auto trascinata dall'acqua su un cancello in via Lama a Faenza il 19 maggio 2023 (in basso) e lo stesso cancello come appare oggi
© Ansa|Combo di persone bloccate in casa dall'alluvione soccorse dai vigili del fuoco a Lugo il 19 maggio 2023 (in basso) e la stessa strada come appare oggi
© Ansa|Combo del ponte della Motta crollato un mese fa durante l'alluvione a Molinella fotografato quando con lo scendere del livello dell'acqua del fiume ne riemersero i pezzi il 26 maggio 2023 (in basso) e lo stesso ponte fotografato il 10 giugno 2023
© Ansa|Combo della discarica colma dei detriti dell'alluvione a Castel Bolognese il 25 maggio 2023 (in basso) e la stessa discarica come appare oggi
La raccolta fondi -
"Ero partito fortissimo i giorni dopo il disastro. Mi dicevo: puliamo tutto, sistemiamo e andiamo avanti- racconta Alvise -Ho riaperto finalmente, ma adesso c'è bisogno di ripartire davvero in una situazione che resta difficoltosa e ancora senza aiuti dallo Stato". Da qui la decisione di lanciare un crowdfunding per riaprire l'edicola. Grazie alla solidarietà aveva raccolto quasi 6.500 euro. "Ci sono state persone generose che ci hanno aiutato. Le donazioni sono arrivate a circa 7-8 mila euro. Ma dallo Stato nulla". Non nasconde la delusione perché "proprio lasciati soli così non va bene - insiste - Mi auguro ci rimborsino i danni, un aiuto sarebbe importante; sono un po' sconfortato dall'atteggiamento che hanno tenuto finora".
L'impegno per la comunità -
Luca Alvisi non solo ha riaperto l'edicola contando sui suoi sforzi, ma sta anche cercando di fare qualcosa in più per il suo quartiere: "Provo a non essere solo edicola, vendo anche libri, fumetti, giocattoli, cartoleria, spedisco i pacchi tramite i corrieri e faccio da punto di appoggio, vendo caffè in capsule - prosegue - Cerco di aggiungere questi prodotti e servizi perché qui le attività sono ancora quasi tutte chiuse e le poche persone che ancora abitano in questa zona possono trovare nell'edicola un punto di riferimento, quella bottega sotto casa che fa comunità".