Prigozhin, bomba nel condizionatore dell'aereo? | Celebrati in forma privata i funerali del capo della Wagner
Il giornale russo Moskovskij Komsomolets parla anche di un incontro fissato poco prima dell'incidente con due possibili acquirenti dell'Embraer
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Una bomba piazzata all'interno del condizionatore del jet di Yevgeny Prigozhin. È l'ultima ipotesi, formulata dal quotidiano russo Moskovskij Komsomolets, sulle cause che hanno portato allo schianto dell'aereo privato del capo della Wagner nella regione di Tver, tra Mosca e San Pietroburgo. Secondo quanto ricostruito dal giornale nell'apparecchio, sostituito per un guasto il 19 agosto, potrebbe essere stato installato un ordigno. Intanto, i funerali del leader dei mercenari sono stati celebrati in forma privata. Lo ha comunicato il servizio stampa della Concord, la società del capo della Wagner, aggiungendo che coloro che desiderano rendergli omaggio possono visitare il cimitero di Porokhovskoe a San Pietroburgo.
Un guasto al condizionatore dietro lo schianto? Tutto sarebbe dunque legato a un guasto al sistema che regolava l'aria condizionata dell'aereo, spiega il "Corriere della Sera". In seguito al problema, che risalirebbe al 18 luglio, si sarebbe cercato un apparecchio sostitutivo e il jet sarebbe rimasto fermo per settimane nei pressi di Mosca, nello scalo di Sheremetyevo. A quel punto si sarebbe creata l'occasione per piazzare l'ordigno nel nuovo condizionatore.
Le abitudini di un uomo in costante pericolo Il quotidiano russo Moskovskij Komsomolets spiega che il capo della Wagner aveva l'abitudine di cambiare i suoi programmi all'ultimo minuto, modificando la sua agenda per motivi di lavoro ma soprattutto per la sua sicurezza personale. Quel viaggio a San Pietroburgo lo avrebbe dovuto fare il 20, ma il volo era stato rinviato al 23. C'erano stati poi cambiamenti nell'orario e nella lista dei passeggeri, saliti da tre a sette. Tutto nella norma per un personaggio come Prigozhin, che era impegno in trattative con i rivali e che era quindi in costante pericolo.
La visita di due ipotetici acquirenti Desta qualche sospetto in più invece la decisione di mostrare il velivolo, un Embraer, a due candidati acquirenti, Alexandra Yulina e Sergey Klokotov, dirigenti della compagnia Rusjet, che sono saliti sull'aereo dopo aver consegnato il passaporto, prassi normale in questi casi, nell'appuntamento del 23 agosto (era stato fissato al 19, ma è stato rinviato proprio per riparare il condizionatore). A gestire la situazione era stata la fidatissima Natalia Minibayeva, al fianco di Prigozhin da otto anni. Durante la visita era presente anche il pilota Rustam Karimov. Se nessuno ha notato azioni sospette in quell'occasione, nulla si sa sui momenti successivi, precedenti al decollo. Oltre all'ipotesi condizionatore, c'è quella di un ordigno piazzato vicino all'ala.
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