Stupro di Caivano, quando "Striscia la notizia" denunciava il degrado del luogo della violenza
Già a giugno il tg satirico entrava nel luogo dell'orrore dove due ragazzine hanno subito violenza da un gruppo di adolescenti
Al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, due cuginette di 10 e 12 anni sono state violentate da un gruppo di adolescenti in un capannone. Un fatto che ha indignato e scosso tutta l'Italia. Il fatto risale a luglio, poi ad agosto sono iniziate le indagini quando i familiari delle cuginette hanno presentato una denuncia ai carabinieri. Ma già a giugno, Striscia la notizia aveva realizzato un servizio sul luogo della violenza, denunciandone il degrado.
Il luogo della violenza Invitato dal parroco don Maurizio Patriciello, Luca Abete ha portato le telecamere del tg satirico nel luogo della violenza. "Questo scempio è sotto gli occhi di tutti. Aiutateci" chiedeva allora il prete noto per le sue posizioni anti-camorra. Il luogo è uno scenario con tratti ben visibili di abbandono. La violenza della due bambine è avvenuta in centro sportivo abbandonato vicino al Parco Verde. Un luogo che "apparteneva ai miei bambini" dice don Maurizio, ma nel quale da anni nessuna osa entrare. "Bisogna indignarsi, e per indignarsi bisogna conoscere la realtà" spiegava il religioso che aveva deciso di mostrare questa realtà nella speranza di farlo rinascere. Invece, Caivano torna a far parlare di sé ma per uno dei peggiori fatti di cronaca degli ultimi giorni.
La storia del Parco Verde di Caivano Il Parco Verde di Caivano è stato realizzato con uno scopo preciso: ospitare i napoletani rimasti senza casa nel terremoto del 1980. Un luogo ideato come sistemazione provvisoria per famiglie in difficoltà, dunque, e che negli anni arriva a ospitare fino a 5-6mila persone. Oggi, invece, è considerato la più grande piazza di spaccio d'Europa. U luogo dove l'infanzia di due bambine è finita per sempre.
Fotogallery - Due ragazzine violentate al Parco Verde di Caivano
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