Russia, la lunga lista dei "nemici" di Putin: morti "sospette" o carcere, che fine fanno gli oppositori non graditi
Non solo Navalny. Dal pilota Kuzminov, trovato morto in questi giorni, alla giornalista Anna Politkovskaya: criticare lo "zar" ha sempre avuto "un prezzo", anche per oligarchi, manager ed ex fedelissimi
La morte di Alexei Navalny solleva dubbi e misteri. L'oppositore di Putin, che stava scontando una condanna a 19 anni di carcere per "estremismo politico", è deceduto a 47 anni, senza alcun segnale che facesse pensare a problemi gravi di salute. Così come non trova spiegazioni plausibili la scomparsa del pilota russo Maksim Kuzminov, che l'estate scorsa disertò col proprio elicottero in Ucraina e il cui corpo è stato trovato, crivellato di colpi, sulla rampa di un garage in Spagna il 14 febbraio. Insomma Navalny e Kuzminov sembrano solo gli ultimi di una lunga lista, di "nemici", oppositori non graditi che alla fine pagano con la vita, o con il carcere, le loro posizioni. Una lista in cui compaiono signori della guerra (come Yevgeny Prigozhin), giornalisti (come Anna Politkovskaya), ex ministri (come Boris Nemtsov) ma anche oligarchi e manager.
Russia, le morti sospette degli oppositori di Putin: l'infografica
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