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Prigozhin, il "giallo" del secondo aereo atterrato a Mosca | Vivo il leader della Wagner?

Il jet, a differenza del primo caduto tra Mosca e San Pietroburgo, è arrivato nella capitale russa. Secondo il Daily Mail, potrebbe essere una messinscena per permettere al leader della Wagner di sparire

In Russia l'aereo precipitato nella regione di Tver, tra Mosca e San Pietroburgo aveva a bordo il fondatore della Wagner, Evgeny Prigozhin, e il suo vice, entrambi morti. Ma c'è chi avanza dubbi e ipotizza che il tutto sia stata una messinscena per permettere a Prigozhin di scomparire e, nello stesso tempo, a Putin di dimostrare di essere ancora in grado di punire i traditori. Un secondo aereo, sempre della Wagner, è atterrato infatti nella capitale russa e, secondo alcuni media, a bordo poteva esserci proprio Prigozhin. Per avere la certezza dell'identità dei cadaveri si dovrà comunque aspettare l'esame del Dna.

Secondo il Daily Mail, infatti, il secondo aereo, appartenente alla Wagner, è stato visto sui radar volare sopra la stessa regione di Tzer. Sempre il quotidiano britannico, ricorda che Prigozhin  non sarebbe nuovo a questo di tipo di finzione: fu già dichiarato ufficialmente morto in Africa nel 2019. Riapparve poi prima della guerra in Ucraina. 

La marcia su Mosca   Il 24 giugno Prigozhin ordinò ai suoi mercenari di marciare su Mosca. Furono ore di paura e di incertezza nella capitale russa per il tentato golpe, successivamente rientrato grazie alla mediazione del presidente bielorusso Alexander Lukashenko. I rapporti tra Prigozhin e Putin, nonostante le successive dichiarazioni del Cremlino, si incrinarono. Il primo fu bollato, da parte del leader russo, come "traditore". Molti esperti di geopolitica pronosticarono la morte del cuoco di Putin, come era soprannominato Prigozhin.

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