Alberi digitali per studiare e proteggere quelli reali
Dei gemelli in 3D scansionati dall’alto, per valutare lo stato di salute del patrimonio arboreo della città, pubblico ma anche privato
Nelle storie di fantasia troviamo spesso dei gemelli cattivi dei protagonisti. Nella storia che vi raccontiamo oggi, invece, i gemelli si dimostrano un aiuto decisamente prezioso. Soprattutto perché a essere copiati sono degli alberi, con l’obiettivo di garantirne la buona salute.
Succede a Merano, in Trentino-Alto Adige, dove è stata creata una copia digitale di tutto il patrimonio verde. Una vera e propria fotocopia in 3D di spazi pubblici e giardini privati. Il lavoro è stato effettuato lo scorso febbraio da un elicottero, che a 400 metri di altezza ha rilevato ogni singolo albero grazie a una tecnologia laser chiamata Lidar. Con un funzionamento molto simile a una scansione è stato possibile ricostruire in tre dimensioni ogni pianta, tenendo conto di tutti i parametri che possono essere utili per studiarle. Un sistema che ha permesso per la prima volta rilevazioni molto precise, dando vita a dei “cloni” che mostrano tutte le caratteristiche delle piante e la loro posizione.
I gemelli digitali tracciati da Lidar si uniranno all’archivio degli alberi pubblici già presente a Merano per valutare quali specie avranno bisogno di manutenzione o quali siano più esposte ai gas di scarico o ad altre pressioni esterne, come la siccità. Un lavoro che sarà molto utile soprattutto per tenere traccia degli alberi situati in spazi privati (precedentemente non presenti negli archivi), spesso anche antichi, e per offrire una mano ai loro proprietari nel prendersene cura. Dal grande numero di esemplari privati ne saranno infatti filtrati da cento a duecento di particolare pregio, per valutarne lo stato di salute e stabilire se sono necessari interventi.
L’iniziativa fa parte del progetto europeo JUSTNature, coordinato da Eurac Research, che sperimenterà in sette città europee diverse soluzioni per migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’inquinamento. E in questo le piante sono fondamentali, non solo per pulire l’aria, ma anche per arginare il fenomeno delle isole di calore e tutelare la biodiversità. I gemelli in 3D, inoltre, potranno essere molto utili per creare simulazioni. Potranno infatti essere usati come un laboratorio in cui studiare le conseguenze di fenomeni metereologici estremi, ma anche delle ondate di caldo e tanto altro.
Un modo corretto per sfruttare le nuove tecnologie a favore dell’ambiente.
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