Il 16 gennaio scorso è scomparsa Gina Lollobrgida: dopo una carriera sfolgorante, tra le più importanti del cinema italiano, l'attrice ha lasciato un'eredità culturale inestimabile, ma i suoi posteri dal giorno della sua morte si stanno concentrado su un'aspra battaglia legale per la sua eredità materiale. I protagonisti della vicenda sono da una parte il figlio Milko, e il marito canonico ripudiato Javier Rigau, dall'altra invece c'è Andrea Pizzolla, il factotum della Lollo, che le è stato vicino fino all'ultimo giorno e che ha ricevuto anche delle pesanti accuse per circonvenzione d’incapace.
Il patrimonio di Gina Lollobrigida - Non è possibile quantificare con precisione il valore dei beni di cui poteva disporre in vita l'attrice, anche se la stima si attesta intorno ai 10 milioni di euro: somma che includerebbe sia beni mobili sia quegli immobili. il figlio Andrea Milko Skofic, nella vita tecnico informatico esperto in meta dati, a "Pomeriggio Cinque" aveva parlato di un patrimonio che gli era stato sottratto. A più di un mese dalla scomparsa della diva del cinema italiano e dopo alcuni problemi di elettricità nella dimora di Gina, il notaio e il figlio della Lollo sono riusciti finalmente a entrare nell'abitazione per fare l'inventario dei beni presenti. In un'intervista al Corriere, Skofic attaccava Piazzolla: "Prima del suo arrivo, il patrimonio di mia madre era più che buono, c’era abbastanza per fare una lunga vita decente, ricca, ma non esagerata. Non è rimasto quasi nulla".
Quello che c'era e quello che resta - Per questo è stato opportuno portare a termine un inventario dei beni della "Bersagliera": oltre alla villa sull’Appia Antica, la Gina nazionale era proprietaria di alcuni appartamenti in centro a Roma, uno studio a Pietrasanta, in Toscana, una casa a Montecarlo, soldi, una meravigliosa collezione di gioielli Bulgari, mobili di pregio e varie opere d'arte. Di questo patrimonio, resta ben poco: "Facendo i conti e considerati anche i debiti che aveva Gina Lollobrigida. Nel testamento dell'attrice si legge che metà dei beni suo possesso sarebbero dovuti andare al figlio, Andrea Milko Skofic, e metà al factotum Andrea Piazzolla. A ciò si aggiunge la sua collezione di opere d'arte, destinata sempre ad Andrea Piazzolla e all’imprenditore Horacio Pagani, con l’onere però di far conoscere e valorizzare la sua attività artistica attraverso la promozione e l’organizzazione di mostre delle sue opere nel mondo. Mentre il set di vasi etruschi che possedeva la diva del cinema italiano è stata lasciata allo stato italiano.
La figura di Rigau - In questa vicenda, più volte, è intervenuto Javier Rigau. L'ex marito dell'attrice, che avrebbe sposato Gina per procura, ha parlato degli ultimi mesi dell'attrice puntando ancora una volta il dito contro l'assistente Andrea Piazzolla reo, secondo Rigau, di averla allontana dal figlio e dalle cure di cui aveva bisogno dopo la frattura del femore. "Gina era malnutrita, con le piaghe e dormiva su una poltrona elettrica", aveva rivelato Rigau.
"Mi sono offerto di provvedere all'assistenza sanitaria di Gina per nutrirla e idratarla", aveva spiegayo l'ex marito dell'attrice che veniva aggiornato sulle sue condizioni dal figlio e dal nipote di Lollobrigida che "andavano a trovare Gina solo quando Piazzolla glielo concedeva". "Gina era incapace di intendere e di volere, non decideva nulla - continua - decideva Piazzolla per lei".
La versione di Piazzolla - Ospite nello studio di "Verissimo" Andrea Piazzolla aveva parlato del suo "rapporto simbiotico" con Lollobrigida, conosciuta nel 2009 e dalla quale non si è più separato fino alla morte: "Gina veniva prima di tutto e tutti, anche dei miei genitori - diceva a Silvia Toffanin -. Quando venivo invitato le chiedevo se aveva piacere a partecipare alle feste della mia famiglia, se diceva di no restavo a casa con lei. Per me era tutto". Un rapporto affiatatissimo, quasi morboso, che però non ha impedito a Piazzolla di mettere su famiglia: l'ormai ex manager dell'attrice ha infatti una compagna, Adriana, e una bambina di due anni e mezzo che ha deciso di chiamare Gina in onore dell'attrice: "Ho conosciuto la mia compagna quattro anni fa circa a casa di Gina. Perché io e la signora condividevamo tutto, anche gli amici. Quando ho conosciuto Adriana ho messo fin da subito le cose in chiaro, le dissi: sappi che io ho un compito e cioè quello di stare accanto alla signora Lollobrigida. Lei mi ha capito ed è venuta a vivere con noi a casa di Gina insieme a nostra figlia".
In altre sedi, Piazzolla ha rispedito al mittente tutte le accuse arrivategli da Rigau e dal figlio di Gina, Milko. Tuttavia, su di lui ci sono alcune ombre da chiarire: l'uomo, infatti, è sempre risultato nullatenente e sostanzialmente senza reddito. La palla ora passa ai tribunali che dovranno stabilire a chi spetta il patrimonio di Gina e se ci siano o meno alterazioni nelle ultime volontà dell'attrice.