Vertice Brics, Putin: "L'abbandono del dollaro è un processo irreversibile" | Xi: "Sull'Ucraina unica via i colloqui di pace"
Si è aperto a Johannesburg il summit con Russia, India, Cina, Brasile e Sudafrica, che mirano a costruire un "multilateralismo inclusivo". E Lula propone una banca alternativa all'Fmi per i prestiti di denaro
Si è aperto a Johannesburg, in Sudafrica, il summit dei Paesi Brics, ritenuto il più significativo dall'inizio del conflitto in Ucraina. Il vertice vede riunite Russia, Brasile, India, Cina e Sudafrica, il blocco di economie emergenti che rifiuta di schierarsi con l'Occidente contro l'invasione di Mosca e punta a costruire, come dice il tema dell'evento, un "multilateralismo inclusivo". Nel corso del Business Forum inaugurale è intervenuto anche Vladimir Putin, che ha definito "irreversibile" l'abbandono del dollaro da parte dei Paesi Brics.
L'intervento di Putin - "Sta prendendo piede un processo equilibrato e irreversibile di de-dollarizzazione dei nostri legami economici, con sforzi intrapresi per sviluppare meccanismi efficienti di accordi reciproci, nonché di controllo monetario e finanziario. Di conseguenza, la quota del dollaro nelle esportazioni e importazioni delle transazioni all'interno dei Brics sta diminuendo poiché l'anno scorso ammontava solo al 28,7%", ha affermato Putin citato dalla Tass.
L'intervento del leader del Cremlino è avvenuto in videoconferenza, vista l'impossibilità per il Sudafrica di ospitarlo a causa del mandato di arresto spiccato nei suoi confronti dalla Corte penale internazionale, cui Pretoria aderisce a differenza di Mosca. Nel corso del Forum, il presidente russo si è detto anche pronto a tornare all'accordo per l'esportazione del grano dai porti ucraini, a patto però che vengano rispettate le condizioni dettate da Mosca, a partire dall'eliminazione degli ostacoli alle sue esportazioni di cereali e fertilizzanti.
Sfida all'Occidente - Putin ha negato che la colpa delle crisi alimentari nel mondo sia della Russia, sostenendo che solo il 3% del grano esportato grazie all'accordo è andato ai Paesi più bisognosi. E poi ha annunciato che Mosca fornirà gratuitamente migliaia di tonnellate di cereali a sei Paesi africani. Infine si è scagliato contro le "sanzioni illegittime" dei Paesi occidentali, "che calpestano tutte le norme del commercio internazionale" e contro le loro politiche che a suo dire alimentano le spinte inflazionistiche. Con il vertice Brics, la Russia intende continuare a presentarsi ai Paesi del Sud del mondo come alternativa a quelli occidentali, di cui denuncia le "politiche neocoloniali".
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Le parole di Xi - Putin ha trovato la sponda dell'omologo cinese Xi Jinping, che in un discorso letto dal suo ministro del Commercio, Wang Wentao, ha ribadito la volontà di "promuovere la democratizzazione delle relazioni internazionali e la multipolarità". Il leader di Pechino, che è fisicamente presente in Sudafrica ma che non ha partecipato al Business Forum, ha poi parlato dell'economia nazionale scossa dalle turbolenze immobiliari e finanziarie, affermando che "ha una forte capacità di recupero, un grande potenziale ed è piena di vigore", e che "i fondamenti della solida crescita economica a lungo termine non cambieranno".
Come si legge nella dichiarazione congiunta dopo il colloquio bilaterale tra Xi e il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, sulla guerra in Ucraina "l'unica opzione praticabile" per il presidente cinese è quella dei colloqui di pace, ai quali Pechino spiega di voler continuare a dare il contributo. Xi ha inoltre sollecitato un " rapido ampliamento" del gruppo Brics a nuovi Paesi e la promozione degli sforzi per "una governance globale più giusta e ragionevole".
Le proposte di Lula - Più visionario il presidente brasiliano Lula, secondo il quale "un altro mondo è possibile". Tra le sue proposte, c'è anche quella di costruire una banca dei Paesi Brics "più forte del Fondo monetario internazionale" per garantire prestiti per lo sviluppo. Non solo: Lula vorrebbe creare una moneta comune contro il dollaro, su cui ha trovato l'appoggio dell'ex presidente brasiliana Dilma Rousseff, arrivata a Johannesburg in veste di capo della Nuova banca di sviluppo (Nbs) dei Brics. Lula ha infine proposto l'ingresso rapido dell'Argentina nel blocco e una riforma del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
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