Gli incendi non concedono tregua all'isola di Tenerife. I venti violenti e le temperature elevate rendono estremamente difficile per i vigili del fuoco domare le fiamme. L'incendio, che è stato definito il peggiore di sempre per tutte le Canarie, ha un perimetro di 70 km e ha finora devastato 8.400 ettari. Il presidente del governo regionale, Fernando Clavijo, ha dichiarato che "un totale di 12.279 persone" sono state evacuate finora.
"Mai visto prima" - "E' un incendio devastante, di dimensioni completamente diverse, che le Isole Canarie non hanno mai visto prima", ha dichiarato Rosa Davila, capo del governo di Tenerife. Rispetto al numero degli evacuati, oltre 12mila, in precedenza i funzionari regionali avevano fornito una cifra doppia, con i servizi di emergenza che avevano dichiarato che "le stime provvisorie suggeriscono che più di 26.000 persone potrebbero essere state evacuate". Ma gli stessi funzionari governativi hanno poi chiarito che si trattava di un numero "basato sui dati del censimento" delle aree soggette agli ordini di evacuazione.
L'emergenza in Canada - L'isola spagnola non è purtroppo la sola alle prese con incendi violenti e difficili da domare in questa estate 2023. In Canada la British Columbia ha proclamato lo stato d'emergenza dichiarando che le autorità stanno "affrontando la peggiore stagione di incendi mai vista". Migliaia di persone sono state evacuate dalle città a est di Vancouver: le zone critiche sono soprattutto McDougall Creek e le città di West Kelowna. Il capoluogo Yellowknife è una città che è stata praticamente svuotata per le minacce delle fiamme.
Il messaggio del premier - "Questa è stata una settimana difficile per i residenti di Yellowknife. A coloro con cui ho parlato a Edmonton e a coloro che sono stati evacuati altrove: siamo al vostro fianco e continueremo a darvi il sostegno di cui voi e la vostra comunità avete bisogno". Lo ha scritto in queste ore sulla piattaforma X il premier del Canada, Justin Trudeau.
Le fiamme a Washington - Negli Stati Uniti, inoltre, è di un morto e 185 strutture distrutte il bilancio di un incendio che sta bruciando nella parte orientale dello Stato di Washington, che ha anche costretto alla chiusura di un'autostrada, la Interstate 90. L'incendio è scoppiato intorno alle 12.30 ora locale di venerdì sul lato ovest di Medical Lake, una città a ovest di Spokane, e si è esteso fino ad arrivare a interessare una superficie di circa 24 chilometri quadrati nella mattinata locale di sabato.
Ancora allerta in Grecia - La situazione incendi continua a essere delicata anche in Grecia, già alle prese nelle settimane precedenti con le fiamme che hanno devastato Rodi e Corfù. Le autorità locali hanno inviato un messaggio sui cellulari ai cittadini di Alexandroupolis, chiedendo di restare in casa con le finestre chiuse per evitare il fumo soffocante prodotto dall'incendio divampato in una zona boscosa nell'area di Melia. I villaggi di Loutro, Agnantia, Aristino e Doriko sono stati evacuati. L'incendio ha portato anche al blocco del traffico sulla via Egnatia, la maggiore del nord della Grecia.
Alle Hawaii disastro senza precedenti - Alle isole Hawaii l'incendio scoppiato l'8 agosto ha quasi distrutto l'isola di Maui. Le fiamme hanno dato vita a quello che è stato definito un disastro senza precedenti: le autorità hanno fermato fino ad ora il conteggio ufficiale a 111 vittime ma il quotidiano Daily Mail ha contattato persone sul posto, le quali hanno confermato che ci sono già 480 morti e che gli obitori sono pieni.