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Santa Margherita Ligure (Genova), lite condominiale finisce nel sangue: 30enne ucciso a coltellate

L'aggressore, rimasto ferito nella colluttazione avvenuta prima dei colpi mortali, è il vicino di casa della vittima

Omicidio a Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova. Alessio Grana, 35 anni è stato accoltellato da un vicino di casa per questioni condominiali. Prima di essere ucciso avrebbe colpito con un bastone il suo assassino, Sergio Frisinghelli, artigiano e giardiniere, 58enne. Sul posto è arrivato il personale medico del 118, ma per la vittima non c'è stato nulla da fare. L'aggressore è stato portato in ospedale a Lavagna, con ferite riportate nella colluttazione avvenuta prima dei colpi mortali. 

Sotto effetti di stupefacenti  La vicenda è avvenuta ieri in via Costemezzana. Secondo una prima ricostruzione, la vittima si sarebbe presentato alla porta del vicino e, forse sotto effetto di stupefacenti o alcol, lo ha aggredito. A quel punto, Frisinghelli ha preso un coltello e lo ha colpito al torace. E' stato lui stesso a chiamare i soccorsi. Dopo essere stato medicato, è stato portato in caserma dove, assistito dal suo avvocato Claudio Zadra, è accusato di omicidio volontario.

Non volevo ucciderlo  "Ho sentito che picchiava alle porte e quando ho aperto la mia mi è piombato in casa. A quel punto ho preso un coltello dall'armadio e l'ho colpito. Non volevo ucciderlo". E' quanto ha detto ai carabinieri Sergio Frisinghelli. Assassino e vittima abitavano uno di fronte all'altro negli alloggi in convenzione col Comune. Il ragazzo è stato colpito al secondo piano dell'edificio, è poi scappato al piano terra dove si è accasciato davanti al portone d'ingresso. Frisinghelli è conosciuto a Santa Maria Ligure come una brava persona, era impegnato come volontario nella protezione civile. Aveva anche ricevuto una targa per l'aiuto offerto ai cittadini durante il Covid.


 

Dissidi nel condominio  Quella di ieri sera non sarebbe stata la prima volta che nel condominio c'erano dissidi. I condomini avrebbero segnalato la vittima più volte alle forze dell'ordine e ai Servizi sociali. Non aveva un lavoro stabile ed era conosciuto in paese come aggressivo e prepotente. "Una situazione invivibile. Ci minacciava e provocava continuamente" hanno detto i vicini.

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