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Roma, bimbo morto alle Terme di Cretone: sequestrata la struttura | La piscina non aveva le grate di sicurezza

Verrà effettuato un sopralluogo per analizzare lo stato delle piscine e il rispetto delle norme di sicurezza. Si indaga per omicidio colposo

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È stato posto sotto sequestro il complesso delle Terme di Cretone (Roma) dove giovedì un bimbo di 8 anni è morto risucchiato dallo scarico di una delle tre piscine mentre erano in corso operazione di svuotamento e pulizia. Secondo una prima analisi, che dovrà essere confermata dalle indagini, la piscina non aveva le grate di sicurezza. La salma del piccolo, di origine russa ma residente in Italia con la famiglia, è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria per procedere con l'autopsia.

I carabinieri della stazione di Palombara Sabina e della Compagna di Monterotondo assieme al personale della Asl  effettueranno un sopralluogo per analizzare lo stato delle piscine e il rispetto delle norme di sicurezza.

Nelle prossime ore i militari dell'Arma invieranno una informativa ai pm di Tivoli che ha proceduto alla formale apertura del fascicolo di indagine per omicidio colposo contro ignoti.

Secondo alcuni bagnati che erano presenti nell'area termale, lo svuotamento delle piscine sarebbe stato azionato subito dopo il messaggio ai presenti diffuso con gli altoparlanti che li avvertiva di uscire dall'acqua perché la struttura stava chiudendo.

Gli inquirenti hanno anche acquisito le telecamere presenti per cercare di ricostruire la dinamica di quanto avvenuto.

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