L'analisi del Senato

Fisco, il "magma" di agevolazioni causa una perdita del gettito per il 4% del Pil

Secondo un rapporto sulle tax expenditures dell'Ufficio valutazione impatto del Senato, la delega fiscale punta alla semplificazione. Dal 2016 al 2022 le spese fiscali erariali sono cresciute in maniera costante

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Gli sconti e le agevolazioni inserite sul fronte del fisco peseranno sul Pil, determinando una perdita di gettito pari al 4%. È il quadro delineato nel rapporto sulle tax expenditures dell'Ufficio valutazione impatto del Senato: un magma che la delega fiscale approvata dal Parlamento punta a semplificare ma che attualmente "genera frequenti e rilevanti deviazioni dal regime fiscale normale".

La crescita delle spese fiscali - Secondo lo studio, dal 2016 al 2022 le spese fiscali erariali sono cresciute in maniera costante, evidenzia l'analisi. Nel 2022 se ne contavano 626 (+40% rispetto a sei anni prima) con effetti negativi sul bilancio pari a 82 miliardi di euro (+72%). A queste vanno aggiunte altre 114 spese locali, per un totale di 740 agevolazioni.

Scarsa trasparenza - Il lavoro di semplificazione e riorganizzazione a cui il governo dovrà dedicarsi, in base ai principi della delega, anche per recuperare gettito e rendere il sistema più equo, non sarà apparentemente semplice. Anche se i rapporti allegati alla Nadef hanno permesso di compiere negli ultimi anni dei passi avanti, sottolinea il rapporto del Senato, la scarsa trasparenza è dimostrata dalla pochezza di informazioni su molte delle agevolazioni in vigore. 

Le spese rilevate - Su 626 spese fiscali erariali rilevate nel 2022, per quasi il 28% non è possibile indicare valori o perché ritenute agevolazioni non quantificabili (il 23,2%) o con effetti di trascurabile entità(il 4,5%). Le spese quantificate sono 453 e rappresentano il 72,4% del totale. Ma di queste solo per il 30%, ovvero per 136, sono disponibili i dati sul numero dei beneficiari di ciascuna misura. Analizzando la distribuzione per classi emerge dunque che quasi il 60%, cioè 80 misure, riguarda insiemi con meno di 30mila soggetti interessati.

Il valore e il numero dei beneficiari - Il valore medio pro capite di cui godono i beneficiari per singola spesa fiscale, di fatto, è sostanzialmente inverso al numero dei beneficiari. Questo perché è più è elevato per le misure fino a mille soggetti (15.139 euro in media pro capite) e tocca il suo valore più bassi per i provvedimenti con più di 10 milioni di beneficiari (157 euro in media). 

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