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Pakistan, 21 chiese date alle fiamme dopo accuse di blasfemia a due cristiani

Video pubblicati sui social media hanno mostrato centinaia di persone armate di manganelli e bastoni che hanno attaccato centri religiosi e case private della comunità cristiana

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In Pakistan almeno 21 chiese sono state saccheggiate e date alle fiamme nella città di Jaranwala, nella provincia orientale del Punjab. Gli attacchi sono stati portati in risposta a presunti atti di blasfemia commessi da due cristiani, poi arrestati, nei confronti del Corano. E' quanto riporta il sito pachistano Geo, citando un leader cristiano, Akmal Bhatti. Video pubblicati sui social media hanno mostrato centinaia di persone armate di manganelli e bastoni che hanno attaccato centri religiosi e case private della comunità cristiana, incendiandole. Il responsabile dell'Informazione del Punjab, Amir Mir, ha fatto sapere che "decine di persone che hanno disturbato la pace" sono state arrestate.

Arrestati per blasfemia  I due cristiani, Amir e Raki Masih, sono accusati di aver "profanato il Corano, insultato il Profeta e i musulmani" e sono stati incriminati per blasfemia. Sono in custodia al dipartimento di antiterrorismo, ha precisato su X il primo ministro della Giustizia del Punjab, Mohsin Naqvi. La polizia era riuscita a sedare gli attacchi alle chiese solo con la promessa che i due cristiani sarebbero stati arrestati.

Resta alta tensione in Pakistan  Nel Paese la sicurezza delle chiese è stata rafforzata, con un massiccio dispiegamento delle forze dell'ordine. Intervento sollecitato dal moderatore della Chiesa del Pakistan, il vescovo protestante Azad Marshall, che su Twitter ha dichiarato che sono state "profanate le Bibbie e i cristiani sono stati torturati e vessati, essendo stati ingiustamente accusati di violare il Sacro Corano".

Commentando il post del vescovo, il premier ad interim, Anwaarul Haq Kakar, si è detto "affranto dalle immagini che arrivano da Jaranwala", annunciando "azioni severe contro coloro che violano la legge e prendono di mira le minoranze" e assicurando che "il governo del Pakistan è al fianco dei suoi cittadini su base paritaria".

Oltre 100 arresti  Oltre 100 persone sono state arrestate in relazione agli attacchi. Lo ha riferito la polizia provinciale in un comunicato, sottolineando che non sono state segnalate vittime durante i disordini. La polizia ha sottolineato che nelle indagini sulle violenze saranno analizzate anche le riprese video degli incidenti.

Chiese incendiate, la condanna di Tajani  Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha condannato gli attacchi alle chiese cristiane compiuti nella provincia pakistana del Punjab. "A causa di accuse di blasfemia, peraltro infondate, sono state attaccate diverse chiese cristiane nella zona di Jaranwala - ha scritto su Twitter. - Rinnovo il mio appello affinché cessi ogni forma di violenza nei confronti delle minoranze religiose e venga garantita la libertà di manifestare il proprio credo".
 

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