Hawaii, quasi 100 morti e mille dispersi per gli incendi | La preghiera del Papa e il regalo di Bezos
Il rogo che ha avvolto l'isola di Maui è il più grave negli Stati Uniti dal secolo scorso. Per l'identificazione delle vittime si ricorre al Dna. Dichiarata l'emergenza sanitaria
Sono quasi 100 le vittime accertate del devastante incendio che ha distrutto l'isola di Maui, nelle Hawaii. Lo riferisce il governatore dello Stato, Josh Green, avvertendo che il bilancio "continuerà a salire. Vogliamo preparare le persone a questo". Mille i dispersi. Le fiamme hanno avvolto l'isola la scorsa settimana, rendendo questo rogo il più grave negli Stati Uniti dal secolo scorso. Dichiarata l'emergenza sanitaria.
Si ricorre al Dna per identificare le vittime -
Per l'identificazione delle vittime causate dall'incendio si ricorre al Dna. A fare il punto della drammatica situazione è stato il capo della polizia di Maui, John Pelletier, che - riportano i media internazionali - ha invitato la popolazione a sottoporsi a test del Dna in una struttura vicina per accelerare le identificazioni.
Il rogo più mortale dal 1918 - Il bilancio parziale ha già superato quello dell'incendio del 2018 nel nord della California, che provocò 85 morti. Il rogo alle Hawaii è anche il più mortale negli Stati Uniti dal Cloquet Fire del 1918, che scoppiò nel Minnesota settentrionale colpito dalla siccità e attraversò un certo numero di comunità rurali, distruggendo migliaia di case e uccidendo centinaia di persone.
Emergenza sanitaria - Il dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti ha dichiarato l'emergenza sanitaria pubblica per le Hawaii. "Faremo tutto il possibile per assistere i funzionari nel rispondere all'impatto sanitario degli incendi", ha dichiarato il segretario Xavier Becerra. "Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità sanitarie statali e locali, così come con i nostri partner del governo federale, e siamo pronti a fornire ulteriore supporto sanitario e medico", ha aggiunto.
Oltre a quello principale, altri incendi si sono verificati a Maui nell'area di Kihei, a sud dell'isola, e nelle comunità montuose dell'entroterra, note come Upcountry. Un altro rogo è scoppiato venerdì sera a Kaanapali, comunità costiera nel West Maui a nord di Lahaina, ma i soccorritori sono riusciti a spegnerlo. Oltre 15mila i turisti fuggiti.
Una terra distrutta - Le immagini dall'arcipelago, battuto da forti venti che alimentano nuovi roghi nelle onnipresenti sterpaglie, sono spettrali: colonne di fumo e fiamme si alternano a corpi carbonizzati sotto teli trasportati da soccorritori stravolti da stanchezza e dolore, a carcasse di animali, auto, imbarcazioni, case e negozi devastati da fuoco e saccheggi, alberi e piante esotiche affumicati. Fognature e tubazioni sono esplosi in centri urbani e villaggi. "Faremo chiarezza", promette il procuratore hawaiano.
La preghiera del Papa e il regalo di Bezos - Durante l'Angelus, Papa Francesco ha ricordato i morti negli incendi: "Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime degli incendi che hanno devastato l'isola di Maui, nelle Hawaii". E tra le molteplici iniziative di solidarietà, da segnalare anche quella di Jeff Bezos e della fidanzata Lauren Sánchez, che hanno donato 100 milioni di dollari per gli aiuti.