NUOVI APPELLI

Rapimento Kata, le immagini dell'ultima fiaccolata organizzata dai genitori

Come mostrato a "Morning News, i genitori della piccola lanciano nuovi appelli nella speranza di ritrovarla a due mesi dalla scomparsa

A due mesi esatti dalla sua scomparsa, i genitori della piccola Kata sono tornati in strada per una nuova fiaccolata in cui hanno urlato il loro dolore e hanno lanciato nuovi appelli nella speranza di poterla riabbracciare. "Vogliamo sapere il motivo per cui hanno preso nostra figlia, perché sono passati due mesi e non sappiamo niente", commenta Kathrine Alvarez, la mamma della bambina peruviana di cinque anni ripresa per l'ultima volta nell'ex hotel Astor di Firenze lo scorso 10 giugno.

"Ovviamente continuiamo a sperare che sia viva, dobbiamo credere a questo", ha aggiunto il padre Miguel Chicclo Romero nelle dichiarazioni riproposte a "Morning News" durante la puntata di venerdì 11 agosto. L'uomo ha quindi proseguito rivolgendosi ai rapitori e chiedendo loro di liberarla: "Che chiamino noi, o l'avvocato. Fateci parlare in modo da poter sapere qualcosa".

Arrestato lo zio della bimba - A inizio agosto le indagini hanno portato all'arresto dello zio della piccola nell'ambito dell'inchiesta su un presunto racket per il controllo delle stanze dell'ex hotel Astor, la struttura di via Maragliano dove viveva Kataleya Alvarez, per tutti Kata.

L'inchiesta, in particolare, era partita da un particolare episodio avvenuto nella stessa struttura di Firenze il 28 maggio, quando un uomo di nazionalità ecuadoregna era precipitato da una finestra dell'immobile per sfuggire a un gruppo di peruviani che avrebbe voluto aggredirlo con lo scopo di obbligarlo a lasciare la camera occupata.
Il racket delle stanze dell'ex hotel Astor sarebbe una delle piste seguite dai magistrati della procura di Firenze nell'ambito dell'indagine sulla sparizione della bambina.

"Stava giocando come sempre con gli altri bambini, ma quando la mamma di Kata è tornata dal lavoro e mi ha chiesto dove fosse Kata, ho guardato dalla finestra e non c'era", aveva dichiarato lo zio 29enne pochi giorni dopo la scomparsa della bambina.