Con il dl Omnibus viene ripristinata la regola per cui, in caso di estinzione anticipata di un prestito (anche se sottoscritto prima del 25 luglio 2021), il consumatore potrà riavere indietro tutti i costi sostenuti. Il provvedimento, infatti, annulla la restrizione temporale introdotta a luglio con il decreto Infrazioni. I decrfeti Asset e Giustizia approvati pochi giorni fa dal Cdm sono stati firmati ed emanati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Viene quindi ripristinata la regola per cui, "per i contratti di credito al consumo - spiega la relazione -, in caso di estinzione anticipata del finanziamento, il consumatore ha diritto alla restituzione di tutti i costi sostenuti in relazione al contratto di credito (comprensivi di interessi e spese, come chiarito dalle sentenze della Corte costituzionale e dalla Corte di Giustizia)".
La marcia indietro del governo rispetto alla restrizione contenuta nel decreto Infrazioni è stata anticipata nei giorni scorsi da Fratelli d'Italia, che aveva annunciato l'abrogazione attraverso uno dei prossimi provvedimenti. Un emendamento approvato aveva infatti previsto che questo diritto non valesse più per le estinzioni anticipate dei contratti di credito al consumo sottoscritti prima del 25 luglio 2021 (data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge n. 73 del 2021, che ha introdotto la norma).
Il Capo dello Stato ha firmato anche il decreto "recante disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della Pubblica amministrazione".