Il manager si è suicidato a Milano

Morte Luca Ruffino, l'autopsia conferma: non soffriva di gravi malattie

Il Presidente di Visibilia Editore che si è suicidato sabato ha avuto un tumore anni fa. Durante i primi accertamenti era emerso che, a parte piccoli problemi di salute, non aveva patologie

© Sito ufficiale

Luca Ruffino non soffriva di gravi malattie. L'autopsia, eseguita nell'istituto di medicina legale di Milano, ha confermato quanto ricostruito dagli inquirenti che stanno indagando sulla morte del manager. Il presidente di Visibilia Editore si è suicidato sabato sera nella sua abitazione, sparandosi un colpo di pistola.

Nessuna patologia grave -

 La Procura ha disposto l'autopsia non tanto per accertare la causa della morte, visto che non ci sono dubbi sul gesto volontario di Ruffino, ma per capire il motivo che possa averlo portato al suicidio e verificare la presenza o meno di gravi patologie. Già dai primi accertamenti svolti nell'indagine sulla morte del manager era emerso che, a parte piccoli problemi di salute, non soffriva di gravi malattie conclamate. 

Anni fa un tumore -

 Anni fa Ruffino aveva avuto un tumore, da cui era guarito e di cui portava i segni nell'aspetto, smagrito e con i capelli, un tempo fluenti e brizzolati, portati cortissimi. L'ultimo medico che lo ha visitato, sentito dalla squadra mobile, ha detto di non essere a conoscenza di patologie particolari e non ci sono conferme di una recidiva.

I figli: "Non capiamo il gesto di papà" -

 "Siamo distrutti dal dolore per un gesto al quale non riusciamo a dare alcun senso": Mattia e Mirko
Ruffino, figli del manager, lo hanno scritto in una nota in cui chiedono rispetto per lui e per il dolore di chi gli ha voluto bene. "Nostro padre era un combattente e aveva costruito una solida realtà imprenditoriale. Confidiamo quindi nell'attività della Procura e nella possibilità che da questa possano trarsi utili elementi di comprensione". 

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