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Clima, Spagna: si scioglie il ghiacciaio più grande dei Pirenei | "Fase terminale"

La massa di ghiaccio sul versante nord del picco d'Aneto ha perso solo nel 2022 tre metri di spessore

Fotogallery - Allarme per il ghiacciaio dei Pirenei

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Tra dieci anni, o forse anche prima, il più grande ghiacciaio della Spagna potrebbe non esistere più. Uno studio realizzato da un gruppo di biologi e geografi sostiene che il ghiacciaio sul versante nord del picco d'Aneto, che finora era il più esteso dei Pirenei, è ormai in "fase terminale". Solo nel 2022 ha perso tre metri di spessore, e presto potrebbe non essere più qualificato come ghiacciaio. 

Il ghiacciaio più famoso dei Pirenei  Lo studio è stato pubblicato dall'Unione Europea delle Geoscienze e ripreso dal quotidiano spagnolo El País. Si tratta della ricerca più completa mai realizzata sull'evoluzione di questa massa di ghiaccio, che è una delle più emblematiche dei Pirenei e sulla quale si recano migliaia di visitatori ogni anno. 

Sta scomparendo  Gli studiosi hanno studiato con diversi metodi il ritiro del ghiacciaio dal 1981 a oggi. Secondo El País, i risultati "somigliano a un necrologio". Infatti, si è accertato che il ghiacciaio sta accelerando la sua scomparsa e che le recenti ondate di calore hanno triplicato il suo ritiro. Solo nel 2022 il ghiaccio ha perso in media tre metri di spessore. Si tratta della quantità più alta mai registrata.

Estati troppo calde  "Negli ultimi anni, il ghiacciaio ha perso un metro e mezzo di spessore all'anno", ha spiegato il ricercatore del Pyrenean Ecology Institute, Nacho López-Moreno, che ha aggiunto: "Tra dieci anni l'Aneto non sarà più un ghiacciaio. Se poi avremo estati come quella del 2022, la sua capacità di tenuta sarà molto minore". Oltre al ghiaccio che si scioglie, i ricercatori hanno scoperto che sul ghiacciaio è comparso una sorta di muco nero. Si tratta di crioconite, un microcosmo di batteri e polveri. Per gli studiosi è l'ennesimo indicatore del fatto che il ghiacciaio è in uno stato terminale. Queste macchie nere accumulano calore e aumentano lo scioglimento del ghiaccio, che sta già soffrendo dopo due anni di temperature estive da record.
 

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