IN OSPEDALE A L'AQUILA

Messina Denaro ricoverato, il garante detenuti: vigile, ma in terapia intensiva

Il capo mafia è stato operato per un'occlusione intestinale. Resterà in ospedale almeno per due giorni

"Matteo Messina Denaro si è risvegliato dall'operazione che è andata molto bene, è vigile e attivo. E' in terapia intensiva solo per prassi dopo interventi del genere". Lo dice il garante dei detenuti in Abruzzo, Gianmarco Cifaldi dopo l'intervento a cui il boss mafioso è stato sottoposto all'ospedale de L'Aquila. "La degenza in ospedale dipende dalla combinazione tra il consulto sanitario e gli approfondimenti del Dap che deve valutare le azioni per garantire la sicurezza interna ed esterna - afferma ancora Cifaldi -. Tutte le azioni vanno a garantire i diritti costituzionali sia per il boss sia per tutte le persone libere".

Il legale di Messina Denaro: "Ci riserviamo istanza scarcerazione" -

 "Analizzati i fatti e la documentazione, ci riserviamo di decidere la strategia più opportuna per presentare una istanza di scarcerazione", sottolinea l'avvocato Alessandro Cerella del foro di Vasto (Chieti) che fa parte del pool di legali difensori di Matteo Messina Denaro.

Al momento non ci sono complicazioni -

 Sulla richiesta di scarcerazione annunciata dai difensori del capomafia, in quanto il regime del 41 bis sarebbe incompatibile con le condizioni di salute del boss, Cifaldi sottolinea: "Garantiamo il diritto alla salute con personale medico qualificato e tutte le agenzie dello Stato stanno operando nel rispetto del dettato costituzionale, me compreso". Dopo l'intervento chirurgico, per Messina Denaro si prospetta una degenza nella cella ospedaliera del nosocomio de L'Aquila, dove era stato trasferito, per essere sottoposto all'operazione, tra ingenti misure di sicurezza. Si è trattato di un intervento chirurgico dovuta a una "ostruzione che non è strettamente legata al cancro", ha detto l'equipe medica che lo segue. Al momento non ci sarebbero complicazioni.

Prima operazione il 27 giugno -

 Anche il primo intervento eseguito, per problemi urologici, il 27 giugno, era riuscito perfettamente. Si prevedono ora per lui almeno due giorni in semi-intensiva. Il boss di Cosa Nostra è affetto da un tumore al colon al quarto stadio. Dopo la fase di "rianimazione" il detenuto dovrebbe rientrare nel carcere per la convalescenza. Ma i suoi difensori, Alessandro Cerella e Lorenza Guttadauro, hanno chiesto il ricovero immediato per un peggioramento delle condizioni di salute, per gestire il cancro da un ospedale. 

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