Italia da scoprire

Trassilico, borgo rinato della Garfagnana

In provincia di Lucca, immerso fra i castagni, 60 abitanti, è il luogo dove ritemprare corpo e spirito per chi cerca luoghi autentici e non banali

Trassilico - fuori dal mondo e fuori dal tempo - è un incantevole borgo di 60 abitanti a 720 m di altitudine nel cuore del selvaggio e incontaminato Parco Regionale delle Alpi Apuane in Garfagnana. Sulla cima di un’altura, è immerso fra castagneti da frutto a perdita d’occhio, da cui si produce ancor oggi come una volta la straordinaria Farina di Neccio DOP. Un territorio incontaminato, denso di storia e leggende, ma soprattutto ricco di una biodiversità che lascia spazio agli equilibri naturali.

Panorami mozzafiato - Ultima fortezza estense, la sua rocca recentemente ristrutturata offre un panorama mozzafiato sulle Alpi Apuane da un lato e sull’Appennino Tosco-Emiliano della media valle del Serchio dall’altro. Ma non sono solo natura, paesaggi, possibilità di fare splendide escursioni che valgono una visita in questo minuscolo borgo in cui ci si ricrea nel corpo e nello spirito. Altrettanto unica è la sua storia recente ed esemplare è il modo in cui questo luogo, che fino a qualche anno fa sembrava destinato inesorabilmente all’abbandono, è rinato su se stesso e ha trovato nell’agricoltura, nell’accoglienza semplice e genuina, nella valorizzazione delle cose vere e autentiche della quotidianità una nuova vita e un nuovo futuro.

Un borgo rinato - A Trassilico la vita ha ricominciato a scorrere con l’insediamento nel giugno 2021 di Andrea Trolese (ex manager, scrittore, appassionato viaggiatore) e della moglie russa Olga, con la quale prima di stabilirsi in questo borgo della Garfagnana ha girato l'Italia in Panda attingendo solo al baratto. Partendo dalla gestione dell’unica attività commerciale restante e resiliente (il Rifugio La Mestà, che con le sue 4 camere e servizio bar-ristorante-emporio di comunità funge da presidio sociale, oltre ad accogliere visitatori e turisti) l’amore per il territorio li ha condotti a coinvolgere altre persone desiderose di una vita vera e genuina, seppur non sempre facile, e a costituire una Cooperativa di Comunità che, oltre al rifugio e all’ospitalità, oggi si occupa di attività agricola di recupero, della creazione e rivalorizzazione della sentieristica in parallelo ad attività didattiche e culturali, parte essenziale della progettualità futura. Oggi 4 nuove persone si sono già trasferite a Trassilico, sposandone la causa. E il borgo – punto di partenza per bellissime escursioni di varia lunghezza - è rinato, fra ospitalità con cibi genuini preparati tutti in casa al Rifugio La Mestà, emozionanti eventi musicali e culturali, sagre della tradizione. Fra i prossimi appuntamenti, la prima mostra del nuovo, interessante, collettivo di artisti Skimmers, le cui opere verranno esposte al teatrino e alla ex-scuola, con l'intento di promuovere l'arte come uno fra i mezzi di rinascita e rigenerazione dei piccoli paesi (fino al 27 agosto). Il 12-13-14 agosto ci sarà la storica Sagra del Pane e del Biroldo (salume molto profumato e dal gusto intenso tipico della Media Valle del Serchio e della Garfagnana, che si presenta come una pagnotta semisferica) e a ottobre seguirà la tradizionale Festa delle castagne. Occasioni in più per visitare Trassilico e scoprirne i piccoli e grandi tesori di storia ed arte che cela, come la maestosa pala cinquecentesca di Simone Carretti, nella chiesa di San Pietro, una delle tre del paese. Data la sua posizione strategica a controllo della Valle del Serchio, il paese ha infatti una storia importante e quando era sotto il dominio degli Este vi risiedeva un podestà. 

Vino e castagne - La produzione agricola è un aspetto importante della vita del borgo. Importanti sono il vino e la farina di castagne. Il vino (primo imbottigliamento quest'anno vendemmia 2022, vino rosso da tavola che potrebbe rientrare nel disciplinare del Rosso Toscana IGT) promette molto bene, anche grazie al fatto che a seguirne la produzione è un maestro quale Gabriele da Prato di Podere Concori, pioniere nell’impegno di recuperare le antiche produzioni vinicole della Garfagnana e della Valle del Serchio. La farina di castagne è una vera eccellenza del territorio con un’antica tradizione alle spalle, tutt’oggi coltivata. È alla base di prelibate pietanze tradizionali, come mondine, necci (spesse crespelle farcite con ricotta dolce), frittelle, torte, castagnaccio.

Passeggiate nella natura – Nei dintorni, attività come MTB, trekking, torrentismo e arrampicate per i più audaci si combinano alla possibilità di meravigliose e facili passeggiate tra le selve di castagni, magari in cerca di funghi, come quelle - alla portata di tutti - che portano ai suggestivi ruderi di vecchi mulini e alla Grotta dei Confetti (o delle Fate). Un’altra bella escursione porta dal paese fino al Monte Palodina. Ad una ventina di minuti di macchina, si raggiungono poi i punti di partenza per due passeggiate fino a luoghi memorabili: la Grotta del Vento (una delle grotte turistiche più belle d’Italia, in cui ci si può addentrare seguendo tre diversi itinerari guidati che, con facili sentieri e scale, permettono di ammirare stalattiti e stalagmiti, drappeggi d´alabastro e corsi d´acqua sotterranei) e il Monte Forato con il suo arco naturale scavato nella roccia calcarea dall’azione erosiva delle intemperie.

Per maggiori informazioni: www.trassilico.it