Gli appassionati dell’automobilismo storico e tutti coloro che possiedono un’automobile d’epoca avranno senza dubbio accolto con favore questa notizia. Dopo tutto, ve la immaginate una vettura con più di 30 anni e una targa dei giorni nostri? Non è il massimo, ma arriva in “soccorso” il decreto attuativo per “ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico” nel momento in cui si chiede la reimmatricolazione di un veicolo iscritto al PRA e poi cancellato.
Entriamo nel dettaglio -
La nuova disposizione è contenuta nel testo della legge 178 del 30 dicembre 2020. Il 4 agosto appena passato, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato il decreto, che entrerà in vigore il giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e sarà applicabile dal sessantesimo giorno successivo alla predetta data. Sarà così possibile richiedere per il proprio veicolo, riconosciuto di interesse storico e collezionistico (come indicato da Certificato di Rilevanza Storica secondo l’art. 60 del Codice della Strada) la targa originale di prima immatricolazione.
Procedure di richiesta e costi -
Chi è interessato, dovrà presentare la richiesta per le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista o un ufficio della Motorizzazione Civile. A usufruirne possono essere i veicoli radiati d’ufficio o per esportazione, quelli re-immatricolati e quelli di origine sconosciuta, ciò che è assolutamente obbligatorio è avere il Certificato di Rilevanza Storica. L’ottenimento della targa storica ha un costo di 549,00 euro per gli autoveicoli e di 274,50 euro per i motocicli e le macchine agricole. La nuova targa storica verrà prodotta seguendo caratteri, colori e dimensioni di quelle originali dell'epoca di riferimento.
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La voce del Ministero e dell’ASI -
Il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini ha espresso soddisfazione per “una norma tanto voluta e tanto attesa dagli appassionati”. Dichiarazioni positive sono arrivate anche dal Presidente dell’Asi, Alberto Scuro: “Il decreto giunge dopo aver svolto una importante mole di lavoro per sottolineare al Ministero, alla Motorizzazione e al Poligrafico dello Stato l’importanza che ha per gli appassionati la possibilità di ristabilire l’originalità più completa dei propri veicoli storici. Ringraziamo la sensibilità dimostrata dalla politica in generale e dal Ministro Salvini in particolare che, dopo essere stato sensibilizzato sull’importanza dell’iniziativa che non comportava alcun onere per lo Stato è riuscito a dare il via alla sua applicazione in tempi brevissimi”. Ogni possessore di auto d’epoca che si rispetti insegue, per quanto possibile, l’obiettivo di rendere estremamente originale, anche nei minimi dettagli, il proprio mezzo e da questo punto di vista la targa è un elemento di elevata importanza e riteniamo che questa norma possa anche rivitalizzare la valutazione di tantissime auto d’epoca.