In Sardegna è dolosa la maggior parte degli incendi che domenica hanno devastato l'isola, con centinaia di ettari andati in fumo, almeno 600 persone evacuate da abitazioni e resort e un fuggi fuggi dalle spiagge minacciate dalle fiamme. La natura dolosa è stata accertata dagli agenti della Forestale per alcuni roghi divampati nel sud dell'Isola e a Gairo, nel Nuorese: sono stati trovati degli inneschi che testimoniano l'azione volontaria. E ora è caccia ai piromani.
A Gairo, secondo gli investigatori della forestale, l'incendio è stato appiccato poco prima delle 20, nel momento in cui il vento di maestrale ha raggiunto la massima intensità della giornata. In fumo una cinquantina di ettari tra bassa macchia mediterranea, pascolo e una piccolissima porzione di bosco, salvato fortunatamente dalle squadre a terra. Diversi inneschi sono stati trovati al di sopra dei canali di guardia, costruiti come opere di difesa idrogeologica sopra il paese.
Ancora incerta, invece, la natura dell'incendio scoppiato nei centri costieri di Posada e Siniscola, sulla costa nord orientale dell'Isola, dove sono state evacuate almeno 600 persone. Un rogo che ha provocato danni gravissimi: 400 ettari distrutti dal fuoco tra le borgate disseminate di case sparse, aziende agricole e attività turistiche. Le fiamme sono arrivate a ridosso delle abitazioni sulla costa, tra Monte Longu e San Giovanni di Posada. Le fiamme sono partite intorno alle 14 di domenica dall'entroterra, poi spinte dal maestrale lungo la costa.
Le indagini sono affidate al Nucleo investigativo provinciale del Corpo forestale supportato dal Nucleo regionale. Tutti gli atti saranno trasmessi alle procure di Nuoro e Lanusei competenti la prima per i territori di Posada e Siniscola, la seconda per Gairo.