Circa 600 persone sono state evacuate a Posada (Nuoro), tra Monte Longu e San Giovanni, a causa del gigantesco incendio divampato nella costa nord orientale della Sardegna. La strada statale 131 "Diramazione Centrale Nuorese" è chiusa dal km 92 al km 145, tra Siniscola e Olbia. Tre canadair, elicotteri della flotta regionale e uomini a terra dei vigili del fuoco e della protezione civile sono in azione da ore per spegnere le fiamme, ma le operazioni sono rese difficili dal forte vento di maestrale.
In azione diversi canadair -
L'incendio a Monte Longu di Posada è arrivato a ridosso delle case, dove sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Nuoro con sei squadre, 30 uomini e 12 mezzi. Sull'incendio sta operando il Super Puma, sono arrivati gli elicotteri della flotta regionale e alcuni canadair, oltre a squadre di rinforzo della Protezione civile regionale.
Roghi nel Sud della Sardegna -
Intanto, l'allarme incendi è scattato in gran parte della Sardegna. Oltre al grosso rogo divampato nel Nuorese, incendi si sono verificati anche nel Sud dell'isola. Devastata la zona del Parco dei Sette Fratelli, dove due aziende agricole sono state evacuate. Gravissimi i danni nella zona di Feraxi: 4 aziende agricole sono state devastate dal fuoco che ha distrutto le riserve di foraggio accumulate.
Devastati agrumeti -
Il tutto mentre si comincia a fare un primo bilancio dei danni causati dagli incendi che dalle prime ore del giorno, anche favoriti dal forte maestrale, stanno bruciando le campagne del sud Sardegna. Nella zona di Feraxi le fiamme hanno devastato gli agrumeti e una fattoria modello, meta ogni anno di gite scolastiche. Le fiamme hanno minacciato anche alcune strutture ricettive ed è stato necessario evacuare gli ospiti. Sul posto stanno ancora operando i vigili del fuoco del distaccamento di San Vito, gli agenti del Corpo Forestale, gli uomini dell'Agenzia Regionale Forestas e numerosi volontari supportati da Canadair ed elicotteri.
Verso stato di calamità -
Il sindaco di Muravera, Salvatore Piu, ha spiegato: "Non ci sono certezze assolute, ma stento a credere che gli incendi siano stati provocati da autocombustione. Una cosa è sicura: i danni sono gravissimi per il nostro territorio, una ferita che non sarà facile sanare. Proclameremo lo stato di calamità ma non ci fermeremo qui: il Comune presenterà un esposto contro ignoti alla Procura. I responsabili di questa nefandezza devono essere puniti severamente".
Solinas: "Ferma condanna per autori roghi" -
Il Presidente della Regione, Christian Solinas, ha espresso la propria ferma condanna "verso gli autori di questo nuovo scempio criminale consumato a danno del patrimonio ambientale sardo" e ha manifestato "la propria vicinanza alle popolazioni colpite, agli amministratori, a tutti gli uomini e le donne che in queste ore drammatiche si stanno prodigando per fronteggiare l'emergenza". La nota di Solinas continua: "Il Presidente comunica di avere dato mandato al Corpo Forestale Regionale di intensificare le indagini su tutto il territorio per individuare e assicurare alla giustizia i responsabili".