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Niger, i leader africani dell'Ecowas: "Possibile intervento militare"

Intanto il ministro degli Esteri, Antoni Tajani, ha spiegato che il contingente italiano resta nel Paese

In Niger potrebbe essere compiuto un intervento militare da parte di altri Stati africani. È lo scenario delineato dai capi di Stato maggiore dei Paesi dell'Ecowas, la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale in prima fila nella crisi innescata dal colpo di Stato.

Il Commissario per gli Affari politici e la sicurezza del blocco regionale, Abdel-Fatau Musah, ha affermato che "tutti gli elementi di un possibile intervento sono stati elaborati nella riunione, comprese le risorse necessarie, ma anche come e quando dispiegheremo la forza".

Tajani: "Al momento il contingente italiano rimane sul posto"  Nonostante le tensioni legate al recente colpo di Stato, il contingente italiano di stanza in Niger rimane "per il momento" nel Paese. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ricordando che i poco meno di 400 elementi si trovano ora come se "fossero consegnati in caserma. Non sono in città, nella capitale, ma nell'aeroporto", in una situazione di sicurezza. Tajani ha anche ricordato che la nostra ambasciata, al netto dei giorni festivi, rimane aperta e che i cittadini che intendono rimanere in Niger, dopo quelli fatti rientrare in patria nei giorni scorsi, "non corrono nessun pericolo". I nostri connazionali sono "comunque seguiti minuto per minuto dalla nostra Ambasciata, dall'unità di crisi della Farnesina, e dai militari".

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