Aleksey Navalny, l'oppositore russo condannato a 19 anni | Ue: "Verdetto inaccettabile, sia rilasciato"
La sentenza di un tribunale di Mosca, che lo ha giudicato colpevole di "estremismo". Il dissidente russo sarà rinchiuso in un carcere di massima sicurezza. Usa: "Conclusione ingiusta di un processo ingiusto"
Aleksey Navalny è stato condannato a 19 anni di reclusione. L'oppositore russo ha subito un processo per "estremismo", considerato di chiara matrice politica. La pubblica accusa aveva chiesto per uno dei principali avversari politici di Vladimir Putin 20 anni di carcere. Navalny era stato arrestato nel gennaio del 2021, non appena rimesso piede a Mosca da Berlino, dove era stato curato per un avvelenamento per il quale sono sospettati i servizi segreti russi. L'Unione europea: "Verdetto inaccettabile, sia rilasciato".
Ai russi dopo la condanna: "Continuate a resistere" -
Navalny ha invitato i russi a continuare a "resistere". "Vogliono spaventare voi, non me, e privarvi della volontà di resistere", ha scritto su Facebook. "Vi stanno costringendo a consegnare la vostra Russia senza combattere a una banda di traditori, ladri e furfanti che si sono impadroniti del potere. Putin non deve raggiungere il suo obiettivo. Non perdete la volontà di resistere", ha concluso.
Ue: "Processo farsa, sia rilasciato" -
Immediato il commento delle autorità Ue alla condanna, con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel che ha subito twittato: "L'ultimo verdetto dell'ennesimo processo farsa contro Aleksey Navalny è inaccettabile. Questa condanna arbitraria è la risposta al suo coraggio di parlare criticamente contro il regime di Cremlino. Ribadisco l'appello dell'Ue per il rilascio immediato e incondizionato".
Usa: "Conclusione ingiusta a un processo ingiusto" -
Anche gli Stati Uniti condannano la decisione della Giustizia russa. "È una conclusione ingiusta a un processo ingiusto", ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.
Berlino: "Palese ingiustizia di Mosca" -
Una netta presa di posizione contro la condanna arriva anche da Berlino, dove il ministro degli Esteri Annalena Baerbock scrive su X (ex Twitter): "Che l'arbitrario sistema giudiziario russo rinchiuda Navalny per altri 19 anni è una palese ingiustizia. Putin non teme nulla di più che l'opporsi alla guerra e alla corruzione in favore della democrazia, anche se avviene dalla cella di una prigione". Il Cremlino, aggiunge Baerbock, in questo modo non metterà comunque "a tacere le voci critiche".
Condanna da scontare in un carcere di massima sicurezza -
La sentenza di condanna è arrivata da un tribunale di Mosca nei confronti del dissidente russo, che dovrà restare rinchiuso in un carcere di massima sicurezza, con un regime ancora più restrittivo rispetto a quello attuale, che già lo vede classificato come un pericoloso criminale. Per Navalny si tratta della terza pena detentiva, la più lunga fino a questo momento. Il processo si è svolto nella colonia penale della regione di Vadimir, dove il 47enne sta già scontando oltre 11 anni di carcere per frode e altri presunti crimini, che a suo giudizio sono condanne fasulle.
Colpevole di "estremismo" -
Navalny è stato dunque riconosciuto colpevole di aver creato una comunità estremista, bandi pubblici per attività estremiste e coinvolgimento di minori in attività pericolose. Il pm aveva chiesto per lui inizialmente 20 anni. Il movimento politico di Navalny è stato in precedenza messo fuori legge e dichiarato "estremista" dalle autorità russe, ovviamente vicine a Putin.