Certe cose non passano mai di moda e anzi, se al tempo erano considerati oggetti non proprio di valore, con il passare degli anni hanno dimostrato di saper invecchiare come il buon vino, attirando i più nostalgici. Tra questi oggetti, un posto d'onore se lo sono accaparrati anche videogiochi e specialmente le console retrogaming, che hanno recentemente ricevuto un simpatico tributo fatto di carta da parte dell'artista Natalie Wong.
Realizzate a mano e ricche di dettagli, le coloratissime sculture di carta hanno riportato in vita console retrogaming come Game Boy e l'intramontabile NES di Nintendo o la prima, storica PlayStation di Sony. Ciascuna di esse è stata creata utilizzando una tavolozza di colori a sei toni, attingendo a riferimenti di design vintage.
"Volevo esplorare il modo in cui i giochi classici suscitano emozioni positive nei giocatori e l'associazione con i ricordi d'infanzia e la nostalgia", racconta Wong. "I giochi retrogaming hanno un duplice fascino. In primo luogo, il gameplay classico dei giochi più vecchi, come Super Mario Bros. e Donkey Kong, è diventato un'esperienza senza tempo. In secondo luogo, il gameplay è emotivamente associato a esperienze felici del passato, che scatenano emozioni positive nei giocatori".
Per realizzare la serie di sculture intitolata RetroPlay, Natalie ha impiegato varie tecniche per riprendere perfettamente ogni minimo dettaglio, specie nel controller di PlayStation o nelle piccole cartucce per Game Boy. Le opere d'arte suscitano sicuramente ricordi felici. "Quando le persone giocano a un gioco della loro infanzia o anche a uno che ricalca l'estetica di un titolo familiare, questo amplifica il piacere nel cervello", spiega l'artista. "Le vie della ricompensa sono più sensibili nei bambini che negli adulti. Quando questi giochi d'infanzia vengono giocati da adulti, la risposta di piacere del passato si aggiunge all'esperienza attuale".
Wong sottolinea come il fascino del retrogaming non si limiti alla pura nostalgia dei videogiochi, ma sia un vero e proprio fenomeno sociale. "Raggiungere il successo è diventato parte della nostra identità collettiva", ha affermato. "L'identificazione di tale successo, che si attiva giocando ai giochi dell'infanzia, migliora ulteriormente l'esperienza. Il gioco nostalgico può anche richiamare esperienze infantili positive non correlate al gioco.
Non è mancato un riferimento da parte di Wong anche alla recente pandemia. "La pandemia globale e l'isolamento che ne consegue hanno spinto le persone a cercare conforto nei giochi più vecchi", ha spiegato. "Questi giochi insegnano la perseveranza e la resilienza, poiché i giocatori hanno vite limitate e devono guadagnarne di nuove attraverso un gioco abile. La pazienza e la grinta sono preziose lezioni di vita apprese attraverso il gioco".
Per i giocatori più nostalgici, ma anche per tutti coloro a cui piacerebbe avere un pezzo particolare da aggiungere alla propria collezione o da esporre nel proprio salotto, le sculture sono state pubblicate in una serie di stampe in edizione limitata, serigrafate su carta Hahnemühle da 308 g/m² e sono disponibili per l'acquisto sul sito web dell'artista.