Antitrust avvia verifiche sui taxi: dalle maxi attese ai pos mancanti, ecco tutte le criticità
Nel mirino dell'Authority anche il "numero chiuso delle licenze". Affidata alla Guardia di Finanza il recupero delle informazioni
L'Antitrust ha avviato una verifica nel settore dei taxi per le criticità riscontrate a Roma, Milano e Napoli e che creano "pesanti disservizi per l'utenza: dai tempi di attesa all'uso del tassametro, dall'accettazione dei pagamenti elettronici alla corretta funzionalità dei Pos". Lo comunica in una nota L'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Alle principali società di radiotaxi attive nelle tre città sono state avanzate richieste di informazioni. L'Autorità, inoltre, ha formulato direttamente richieste di informazioni ai Comuni di Roma, Milano e Napoli e alle principali piattaforme per le prenotazioni.
Si accende un faro sulle licenze a numero chiuso A operare a nome dell'authority è il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza che ha rivolto numerose richieste di informazioni alle principali società di radiotaxi attive su Roma, Milano e Napoli. Dal punto di vista della concorrenza, l’obiettivo è quello di far luce sul sistema delle licenze "a numero chiuso" che, in questo settore, ostacola il corretto dispiegarsi delle dinamiche concorrenziali e il prodursi dei conseguenti benefici in termini di soddisfazione della domanda e di qualità del servizio.
Tutte le richieste fatte dall'Antitrust Al riguardo sono state chieste informazioni sul numero di vetture in servizio per turno, sul numero di corse effettuate per vettura, sulle assenze, sul tempo di attesa, sulle richieste inevase, e anche sui dati inviati alle amministrazioni comunali o da queste richiesti per adempiere gli obblighi di verifica della qualità del servizio reso. Dal punto di vista della tutela del consumatore, la finalità è invece quella di approfondire il ruolo delle cooperative e delle società di radiotaxi nel garantire corrette modalità di erogazione del servizio. Sono state quindi richieste informazioni finalizzate ad accertare come, in concreto, le cooperative verifichino la diligente prestazione del servizio agli utenti da parte dei tassisti aderenti, quali le indicazioni previste nei rispettivi statuti con riferimento all’uso del tassametro, alla corretta funzionalità dei Pos e all’accettazione dei pagamenti elettronici, al rispetto dei turni, all’attività di monitoraggio e agli interventi di verifica svolti dalle cooperative stesse. In base alle informazioni raccolte, l’Autorità valuterà eventuali iniziative a tutela del mercato e dei consumatori.
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