Il governo difende le scelte sul reddito di cittadinanza (sospeso per 169mila famiglie) e bolla come "pretestuose" le proteste delle opposizioni. Il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari ribadisce che "la modifica tutela i fragili", mentre secondo la Cgil "centinaia di migliaia di persone dai prossimi giorni si ritroveranno senza sostegni". Intanto sono in corso contatti tra l'Anci e il ministero del Lavoro per cercare di risolvere alcuni problemi tecnici che causano lo scarto temporale tra il momento in cui viene revocato il Reddito di cittadinanza e l'effettiva verifica sugli aventi diritto (il cui termine ultimo è dicembre): in diversi casi il Reddito potrebbe quindi essere revocato e poi riattribuito.
Le parole del segretario Fazzolari -
Fazzolari ricorda che "le persone che perderanno oggi il reddito di cittadinanza, lo avrebbero perso anche con la norma dei grillini". Nel frattempo a Napoli un presidio di protesta è stato organizzato davanti alla sede Inps di Napoli.
Schlein: "Governo riferisca in Parlamento" -
Il clima tra esecutivo e opposizioni si è inasprito anche dopo la proposta di Fratelli d'Italia di istituire una commissione d'inchiesta sui mancati controlli al reddito di cittadinanza. "Chiediamo al governo di venire a riferire al più presto perché è incredibile non solo che abbiano deciso di fare la guerra ai poveri, ma anche che non abbiano preparato minimamente questi passaggi accompagnando con una corretta informazione e dando sostegno alle misure che devono essere messe in campo di supporto", ha chiesto la segretaria del Pd Elly Schlein.
Conte: "Stop è guerra ideologica sulla pelle dei poveri" -
L'abolizione del reddito di cittadinanza "è una guerra ideologica sulla pelle dei poveri", ha detto il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte in una intervista a La Repubblica. Secondo l'ex premier "lo stop al reddito è una vendetta sul Movimento, si va verso un autunno caldo e sale la rabbia. Meloni rinvii", aggiunge. Nel pomeriggio, parlando con i giornalisti a Montecitorio, ha aggiunto: "Noi non vogliamo fomentare una protesta. Ma qui ovviamente lavoreremo e stiamo dando il nostro contributo con l'invito al governo a riunire immediatamente un Consiglio dei ministri per provvedere con urgenza a porre rimedio".
Problemi tecnici su post-Rdc, a lavoro con ministero -
L'Anci segnala problemi tecnici sul post Reddito di cittadinanza. Per questo sono in corso contatti tra l'Anci e il ministero del Lavoro per cercare di risolvere alcuni problemi tecnici che causano lo scarto temporale tra il momento in cui viene revocato il Reddito di cittadinanza e l'effettiva verifica sugli aventi diritto (il cui termine ultimo è dicembre): in diversi casi il Reddito potrebbe quindi essere revocato e poi riattribuito. L'Inps non avrebbe inoltre potuto mettere a disposizione tutti i dati dei beneficiari e ciò ha creato difficoltà ai Comuni nel redigere gli elenchi dei nuclei familiari fragili.