In Israele oltre 200mila persone sono scese in piazza sabato sera per protestare contro la riforma della giustizia avanzata dal governo ultraconservatore del premier Benjamin Netanyahu. E' il trentesimo fine settimana consecutivo di contestazioni, il primo da quando la Knesset ha approvato le modifiche alla "clausola di ragionevolezza", uno dei punti chiave dei contestati emendamenti al sistema giudiziario. Per la maggioranza, capeggiata dal partito Likud di Netanyahu, e dai suoi alleati, i partiti dell'estrema destra e della destra religiosa, si tratta di una riforma necessaria per limitare il ruolo della Corte suprema.