L'inflazione e il caro-prezzi si abbattono anche sul turismo. Secondo le rilevazioni di Demoskopika, l'incremento dell'inflazione nel settore - che si calcola essere calcolata superiore di oltre il 3% rispetto a quella dell'indice generale Istat - genererebbe rincari pari a 3,9 miliardi della spesa turistica di italiani e stranieri che hanno scelto di trascorrere una vacanza nei mesi estivi nelle località italiane. A pesare sono soprattutto il trasporto aereo (+23,5% rispetto a giugno 2022), i pacchetti vacanza (+17,7%) e l'alloggio (+12,8%).
Il caro prezzi che si è abbattuto sul turismo in Italia, inoltre, risulta essere maggiore rispetto a Francia, Grecia e Spagna. A giugno di quest'anno nei servizi di trasporto l'Italia fa registrare un +9,9% rispetto a un meno significativo incremento della stessa voce per Francia (+6%), Grecia (+1,4%) e, addirittura a una rilevante flessione della Spagna (-16,1%). Più che significativa, inoltre, anche l'accelerazione dei prezzi nei servizi ricettivi e della ristorazione (+7,5%), con un differenziale inflazionistico del sistema turistico italiano di +1,9 punti percentuali rispetto alla Francia (+5,6%), di +1,8 punti percentuali rispetto alla Grecia (+5,7%) e di +1,5 punti percentuali rispetto alla Spagna (+6%).
A fare eccezione è solo la classe di prodotto comprendente i servizi ricreativi e culturali (musei, parchi divertimento, eventi culturali, etc.), con l'Italia che registra un incremento del 3,6% superiore alla Grecia (+3,3%) ma minore a Francia (+4,8%) e Spagna (+4%).