Bce alza i tassi di un quarto di punto, al 4,25%: "L'inflazione cala, ma è ancora troppo alta" | Riserve bancarie, Patuelli (Abi): "Ci saranno conseguenze"
L'Istituto centrale è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine. Lagarde: "A settembre pausa o rialzo, ma certo non taglio". Tajani: "Rialzo è un errore, c'è rischio recessione".
La Bce ha deciso di alzare i tassi d'interesse di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,25%, quello sui depositi al 3,75%, e quello sui prestiti marginali al 4,50%. Lo comunica l'Istituto centrale secondo cui "l'inflazione continua a scendere ma ci aspettiamo che resti ancora troppo alta per troppo tempo". Il Consiglio direttivo della Bce è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine. Christine Lagarde: "A settembre pausa o nuovo rialzo dei tassi, ma di certo non un taglio". Il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli: "Per le banche ci saranno conseguenze".
"Il calo dell'inflazione proseguirà nel 2023" Il Consiglio direttivo, si precisa, "continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello appropriato dei tassi e la durata della restrizione monetaria". "Gli sviluppi dall'ultima riunione supportano le aspettative che l'inflazione calerà ancora nel corso dell'anno, ma resterà sopra il target per un periodo esteso, e in particolare l'inflazione di fondo resta alta", scrive ancora la Bce nel comunicato. I rialzi, spiega, continuano a essere trasmessi con forza all'economia: le condizioni del credito si sono ulteriormente ristrette, e rallentano la domanda, "un fattore importante per riportare l'inflazione al target". Le decisioni continueranno a basarsi sulle prospettive dell'inflazione, sulle dinamiche dell'inflazione di fondo e sulla forza della trasmissione della politica monetaria.
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