Elezioni europee 2024, l'Ue assegna 15 seggi in più a 11 Paesi
La decisione presa come effetto dei cambiamenti demografici
In vista delle elezioni europee del 2024, l'Ue, dopo la riunione del Coreper, ha dato il via libera all'assegnazione di 15 seggi in più a 11 Paesi membri come effetto dei cambiamenti demografici. La proposta iniziale dell'Eurocamera prevedeva l'assegnazione di 11 seggi aggiuntivi a 9 Paesi: due a Spagna e Olanda, uno a Lettonia, Austria, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Slovacchia e Slovenia. Il progetto è stato poi modificato. La Francia ottiene così due seggi in più (rispetto ai 4 richiesti), Belgio e Polonia ne incassano uno. L'Italia mantiene il suo numero di seggi invariato nonostante il calo demografico.
La proposta ora dovrà essere vagliata dal Consiglio Ue Ora l'accordo dovrà essere perfezionato: i Trattati prevedono che la decisione sulla composizione del Parlamento europeo spetta al Consiglio europeo, all'unanimità, sulla base della proposta del Parlamento Europeo e con il consenso di quest'ultimo. La composizione del Parlamento è valutata prima di ogni elezione, in linea con i principi sanciti dai trattati (vale a dire un massimo di 750 deputati più il Presidente, non meno di 6 e non più di 96 seggi per ogni paese dell'Ue e la "proporzionalità degressiva" principio), e sulla base dei dati demografici più recenti.
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