è il primo caso in Italia

Trentino, dopo gli orsi Fugatti ordina anche l’abbattimento di due lupi

L'operazione decisa dal Presidente della Provincia di Trento, dopo che sedici mucche e due asini sono stati aggrediti in un pascolo

Il Trentino si prepara ad abbattere due lupi. Dopo le ordinanze per gli orsi ritenuti pericolosi (sospese il 13 luglio dai giudici del Consiglio di Stato) è arrivato il provvedimento per la soppressione di due esemplari di lupi. Anche stavolta le associazioni promettono azioni legali sulla scia di quelle intraprese in passato per difendere l'orsa Jj4, responsabile dell'uccisione del 26enne Andrea Papi a inizio aprile, e l'esemplare Mj5.

Il decreto di abbattimento dei lupi è stato firmato dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, con il via libera da parte dell'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. 

Il primo caso in Italia - Il provvedimento è stato emesso lo scorso 24 luglio in seguito all'alto numero di aggressioni ai danni di animali da allevamento registrate nella zona di Malga Boldera, sul versante trentino dei Monti Lessini. Si tratta del primo caso in Italia che prevede l'abbattimento di due esemplari di lupo, specie protetta a livello europeo. L'operazione, decisa dopo che sedici bovini e due asini sono stati attaccati in un pascolo, verrà effettuata dagli operatori specializzati del Corpo forestale trentino.

Gli attacchi dei lupi - La struttura, di proprietà del Comune di Ala, è gestita dalla locale Società allevatori e dispone di un recinto elettrificato di tre chilometri, pensato per allontanare i grandi predatori. I lupi, dopo i primi agguati, hanno capito come evitare i cavi dell'alta tensione, riuscendo a effettuare una prima aggressione il 3 giugno. L'ultimo attacco, ai danni di tre vitelli, risale al 22 luglio scorso. Il provvedimento, secondo l'Ispra, "non dovrebbe incidere sullo stato di conservazione della popolazione del Trentino Alto Adige", data la continua crescita degli esemplari registrata negli ultimi anni.

Lo stato di conservazione - Nell'ultimo rapporto della Provincia di Trento, riferito al 2022, erano censiti 29 branchi di lupi, a cui si aggiungono almeno tre nuove coppie e un numero variabile di animali solitari. Inoltre, proprio attraverso il prelievo dei due esemplari, l'istituto prevede di raccogliere informazioni utili in merito alle dinamiche predatorie, incaricando successivamente la Provincia di elaborare una valutazione sui "possibili miglioramenti della prevenzione".

Le proteste degli ambientalisti - La decisione ha suscitato le reazioni indignate delle associazioni animaliste, da tempo impegnate nella tutela della fauna selvatica in Trentino. Lav, Lega Anti Vivisezione e Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, hanno preannunciato azioni contro gli abbattimenti, proclamando nuove manifestazioni a Trento.

Il gip di Trento - A favore dell'ordinanza è intervenuto l'assessore competente della Provincia di Bolzano, Arnold Schuler, che ha rilevato come "siano state rispettate le condizioni previste dall'Ispra". Nei giorni scorsi è invece arrivata la decisione del giudice per le indagini preliminari di Trento, che ha disposto l'archiviazione del procedimento nei confronti di Fugatti, dei dirigenti competenti in materia di grandi carnivori e del veterinario provinciale in relazione alla denuncia presentata dagli animalisti per la cattura degli orsi M49 e M57. Secondo il giudice, la legittimità dei provvedimenti era sostenuta dalla pericolosità degli animali. 

Le parole di Binelli - "Bene il presidente Maurizio Fugatti sulla decisione di abbattere due lupi allo scopo di tutelare la sicurezza delle comunità locali e il benessere dell'ecosistema - dichiara in una nota il commissario della Lega Salvini in Trentino, Diego Binelli - mi auguro che il ministero dell'ambiente dia le risposte che i nostri territori attendono entro tempi brevi anche sul tema degli orsi. Se la specie non è più in pericolo in alcune regioni, ma anzi crea pericoli tra la popolazione locale, allora va abbattuta".

"Sosterremo gli ambientalisti" - Non sono mancate le polemiche di partiti e politici ambientalisti.  "Il presidente Fugatti non riesce a immaginare una società in cui il mondo animale possa convivere con l'uomo. Possibile mai che l'unica soluzione che propone sempre è la soppressione?" la risposta del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli.

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