Domenica 30 luglio è una giornata da dedicare alla scoperta dell’Amiata, la montagna sacra dell’antico popolo Etrusco, grazie alla seconda edizione della Walking Amiata Marathon, una camminata ludico-motoria e non competitiva che parte da Piancastagnaio e tocca le diverse località che si trovano lungo l’ascesa che conduce alla vetta. Sono previste tre tappe, di 10 o 18 o 42 chilometri, che attraversano le vie e le piazze del centro storico di Piancastagnaio e poi si snodano lungo i sentieri escursionistici immersi nei castagneti secolari e della faggeta più grande d’Europa fino alla sommità della montagna.
L’Amiata, montagna della Toscana meridionale tra la Val d’Orcia e la Maremma, era considerato sacro dagli Etruschi per l’abbondanza dell’acqua, per il legname che qui si raccoglieva e con cui si costruivano le navi, per il tufo e il cinabro che il vulcano, ormai spento, forniva come materiale utilizzato in molti modi. Ancora oggi è una terra ibrida e complessa, con un carattere molto legato alle forze naturali, ma anche con un valore di unicità per le sue caratteristiche ambientali, paesaggistiche e culturali che meritano di essere conosciute e apprezzate da quanti fanno del “cammino lento” uno sport sociale, peraltro in continua espansione.
Chi ama camminare lo fa per svago, per sport, per salute e per interesse culturale, e nello stesso tempo dà vita a un turismo educato, sostenibile, capace di sviluppare anche una crescita economica. Quest’ultimo aspetto è tenuto in grande considerazione dagli organizzatori della Walking Amiata Marathon, iniziativa che punta a coniugare lo sport sociale con la conoscenza del territorio, ma con un occhio attento alla promozione di un turismo costante e di qualità.
Alla buona riuscita della manifestazione hanno collaborato in sinergia tanti soggetti, pubblici e privati presenti sul territorio: i tre percorsi sono tracciati, sono presenti punti di ristoro e di eventuale soccorso, fino al punto finale di arrivo.
Info sul sito: www.prolocopiancastagnaio.it.