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Sonno e vacanze, ecco come cambia il riposo quando si dorme fuori casa

Secondo uno studio condotto da Dorelan Research il 60,5% degli intervistati afferma che il sonno viene influenzato dal cambiamento di ambiente

Il primo giorno di vacanza rappresenta l’attimo in cui ci rendiamo conto che è arrivato il momento di godersi il relax e di vivere un periodo senza stress e con impegni volti solo al divertimento e al benessere. Ma poi arriva la notte e con essa quello che i ricercatori definiscono “First Night Effect” (FNE), l’effetto della prima notte fuori casa. Un fenomeno a cui siamo soggetti per via del cambiamento di ambiente, letto e condizioni di riposo che possono influire sulla qualità del sonno: lo stato di veglia si alterna a uno stato di sonno leggero. Un fenomeno diffuso che offre terreno fertile ad ansia e pensieri negativi e un importante tema di salute su cui Dorelan Research, comitato di ricerca scientifica autonomo e indipendente, ha puntato i riflettori. Secondo l’indagine condotta dal comitato coinvolgendo oltre 1300 persone, il 60,5% degli intervistati afferma che il sonno viene influenzato negativamente dal cambiamento di ambiente. Il tempo totale di riposo notturno fuori casa diminuisce di 38 minuti mentre quello per addormentarsi aumenta di 15 minuti. Le principali fonti di disturbo evidenziate sono il cuscino (69,4%) e il materasso (52,7%), a conferma del fatto che si tratta di due ‘alleati’ fondamentali per assicurare un buon riposo al nostro corpo. Superata la prima notte, cosa succede in quelle successive? Il 22% degli intervistati ha dichiarato che la qualità del sonno rimane invariata mentre il 45,7% sostiene di notare un leggero miglioramento.

"Dalla nostra survey emerge chiaramente che il First Night Effect ha un forte impatto negativo sulla macrostruttura del sonno delle persone (in termini di qualità, quantità e timing), sia che si viaggi per lavoro o per vacanza”, dichiara Jacopo A. Vitale, Direttore del Comitato Scientifico Dorelan Research, Capo Laboratorio e Ricercatore del LaMSS dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. “Il primo vero passo per rendere meno impattante questa condizione è conoscerla e comprenderla e poi, in seconda battuta, è fondamentale compiere alcune azioni, in particolare: mantenere un'elevata qualità della nostra igiene del sonno, controllare tutti i fattori ambientali della stanza come luce, temperatura, rumore e materasso ed evitare di modificare gli orari di coricamento e di sveglia".
 

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Può essere utile, come visto anche dai dati dell’indagine condotta, scegliere di dormire nello stesso ambiente più notti, affinché diventi familiare per il nostro cervello e, quando possibile, arrivare una notte prima in albergo in modo da avere la certezza di ambientarsi. Le ricerche scientifiche dimostrano, infatti, che la ragione per cui siamo vittime del FNE è dovuta alla necessità del nostro cervello di restare allerta per difenderci dai potenziali pericoli di un ambiente a noi sconosciuto. Anche se quando si è in ferie tutto dovrebbe risultare più semplice.

Gli studi condotti negli ultimi anni hanno favorito una maggiore diffusione di riflessioni sul tema della qualità del riposo notturno: le persone hanno sempre più la necessità di essere protagoniste, anche in vacanza, di un’esperienza che le faccia sentire in un ambiente sicuro e confortevole. La sfida di Dorelan, da sempre impegnata sul fronte della ricerca e della cultura del sonno, è proprio quella di garantire un soggiorno orientato alla qualità del riposo. Un impegno rivolto, da una parte, al settore hospitality offrendo vere e proprie “tailor-made bedding solutions”, con proposte di qualità personalizzate secondo le esigenze di ogni albergo e dei suoi ospiti, dall’altra parte a un target di viaggiatori, come gli atleti, che hanno esigenze specifiche di riposo per affrontare le competizioni al massimo del proprio potenziale.

Il set da viaggio Dorelan ReActive - con topper, cuscino e trolley -, per esempio, è stato appositamente creato per favorire un buon riposo e garantire una costante qualità del sonno anche lontano da casa. Spesso il viaggio causa un calo della qualità e della quantità del sonno, provocando disturbi ai processi fisiologici e influenzando notevolmente i cicli di sonno-veglia individuali e le prestazioni atletiche. Il set permette di beneficiare di una corretta fase di recupero: il topper realizzato con l'innovativo Myform Memory Air HD consente un'elevata libertà di movimento e un'ottima traspirazione durante tutta la notte, oltre a garantire un effetto termoregolante grazie all’innovativo tessuto Dry-Action.