Che fine ha fatto Émile Soleil, il bambino scomparso in Francia lo scorso 8 luglio? A Vernet, il paesino francese dove il piccolo di due anni e mezzo era in vacanza con i nonni, sono state riavviate le ricerche. Questa volta saranno impiegati droni e cani specializzati nella ricerca di cadaveri. Nel frattempo, gli investigatori hanno interrogato a lungo una coppia.
Si cerca con i droni -
Il piccolo Émile Soleil è ormai sparito da oltre due settimane. Dopo averlo cercato ovunque nelle campagne circostanti la casa dei nonni del bambino, le ricerche erano state sospese. Nelle ultime ore, però, sono ricominciate perlustrazioni aeree con i droni e anche via terra con il supporto di cani specializzati nel ritrovamento di cadaveri. Si spera di trovare una qualsiasi traccia - un capello, sangue, un brandello dei vestiti - che possa fare capire che fine abbia fatto il bambino, e che magari fughi il dubbio più atroce degli investigatori: quello che possa essere stato travolto da una mietitrebbiatrice.
Interrogata una coppia -
Le ricerche proseguono anche nel paesino dove è avvenuta la scomparsa. Le autorità hanno perquisito 97 ettari di terreno intorno al villaggio, hanno sentito tutti i residenti e hanno perquisito diverse abitazioni. Nelle ultime ore è stata anche riascoltata a lungo una coppia. Si tratta di un uomo, che sarebbe stato una delle ultime persone a vedere il bambino e che è stato interrogato per tre ore, e sua moglie. Anche lei è stata chiamata a rispondere alle domande degli investigatori per circa due ore e separatamente dal marito.
I sospetti su un giovane -
Nel villaggio di meno di 3mila abitanti l'atmosfera è pesante e la speculazione dilaga. Si sono diffuse voci sul figlio di un agricoltore locale, il cui comportamento aveva destato sospetti anche tra gli inquirenti. Ascoltato più volte, alla fine è riuscito a dimostrare di essere assente al momento della scomparsa del piccolo Émile. La vicenda ancora rimane avvolta dal mistero.