La Conferenza su sviluppo e migrazioni alla Farnesina "è l'inizio di un percorso pluriennale". Così Giorgia Meloni afferma in conferenza stampa, facendo il punto al termine del summit internazionale. "Noi siamo inevitabilmente un ponte tra l'Europa, l'Africa e il Medio Oriente. Eppure da quando abbiamo immaginato questa conferenza abbiamo superato le nostre aspettative per la partecipazione straordinaria: nessuna nazione invitata era assente oggi. Nazioni che finora non avevano collaborato ora capiscono che gli interessi sono convergenti e occorre cooperare", aggiunge il presidente del Consiglio.
La migrazione deve essere legale -
"Per alcuni anni in Italia abbiamo azzerato le quote di immigrazioni legali perché erano coperte illegalmente. Non è solidale dire a tutti 'entrate' e non occuparci di queste persone. Immaginiamo quote più alte del passato e che vengono aumentate con chi ha fatto percorsi formativi concordati e con accordi bilaterali", il "modo in cui l'Italia cerca di gestire il fenomeno migratorio conviene a tutti i Paesi europei", spiega Giorgia Meloni. "Fino a ieri non si poteva dire, perché si diceva che i confini non esistono, la migrazione invece va governata, separandola dalla questione profughi. Da una parte una cosa è garantire l'asilo, dall'altra la migrazione che deve essere legale, per dare condizioni di vita migliori", osserva il premier.
Fermare i trafficanti -
Occorre "fermare le reti di trafficanti di esseri umani: è un obiettivo che tutti condividiamo", sottolinea Meloni. Al fianco di questo, ribadisce, "è necessario aiutare chi scappa dalla guerra, dal terrorismo e ha bisogno che venga rispettato il diritto internazionale".
Cooperare con i Paesi africani -
"Più importante di tutto è la cooperazione con i paesi africani, per costruire un modello di sviluppo ampio, sostenibile, non predatorio - spiega il premier -. E questo significa finanziare una serie di iniziative". "Oggi è stata una grande giornata, ed è solo l'inizio di un lavoro che durerà molto tempo ma dà la dimensione della serietà con cui l'Italia affronta questi temi e che viene percepita anche dai nostri interlocutori", evidenzia.
Nessuno spot, da domani si lavora ad atti concreti -
"Le conclusioni della Conferenza di Roma saranno inviate al segretario generale dell'Onu e da domani lavoreremo ai seguiti concreti di questa iniziativa. Daremo vita a un comitato direttivo per passare alle iniziative concrete, organizzeremo quanto prima una conferenza dei donatori e già due nazioni si sono candidate a ospitare la prossima tappa di questo evento. Non vogliamo iniziative spot ma un lavoro molto lungo e serio, una serietà che viene percepita anche dai nostri interlocutori", infine afferma il presidente del Consiglio.
Tajani: "Non vogliamo che il Mediterraneo sia un cimitero" -
Durante la Conferenza sulle migrazioni ha parlato anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolineando che "Il Mediterraneo non deve essere un cimitero". "Roma è sempre stata e vuole essere un crocevia tra popoli che vogliono costruire insieme una nuova stagione, non vogliamo che il Mediterraneo sia un cimitero di persone che lasciano le proprie abitazioni, vogliamo invece che il Mediterraneo allargato fino all'Indo-Pacifico, possa essere un mare di pace e di progresso", ha dichiarato.
Von der Leyen: "Distruggere il business dei trafficanti" -
"Dobbiamo reprimere i trafficanti" e "distruggere il loro cinico modello di business. L'apertura di nuovi percorsi legali tra i nostri continenti può creare un'alternativa reale e sicura ai pericolosi viaggi in mare". E' quello che ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo alla conferenza. "In Ue stiamo lavorando per promuovere il reinsediamento e l'ammissione umanitaria. Dobbiamo unire le forze per smantellare il modello di business crudele e illegale dei criminali e sensibilizzare le persone sulle bugie che i trafficanti diffondono".
Piantedosi incontra l'omologo saudita e quello tunisino -
A margine della Conferenza internazionale su sviluppo e migrazione, tenutasi alla Farnesina, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha incontrato l'omologo saudita Abd al-Aziz bin Saud Al Saud e quello tunisino Kamel Fekih. "Occasione - informa il Viminale - per rinnovare la comune volontà di rafforzare la collaborazione per la sicurezza e per il contrasto a ogni traffico illecito".