duro scontro

FdI accusa: "Mafiosi scarcerati con scusa del Covid", ira del M5s

Botta e risposta tra il vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli e i pentastellati: "Orgogliosi di aver difeso il 41 bis"

Sui boss mafiosi scarcerati è scontro tra FdI e M5s. Il vicepresidente del Copasir, Giovanni Donzelli, e il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, rivendicano di aver difeso "il 41bis". "Non accettiamo lezioni da nessuno, penso agli amici del M5s che quando erano al governo con la scusa del Covid hanno scarcerato mafiosi", accusa Donzelli.

Lo scontro -

 “Quando Cospito decise scientemente con la criminalità organizzata di proseguire la guerra volta a far venire giù il carcere duro – dice lo stesso Delmastro – qualcuno come me e l’amico Donzelli ha intravisto tutto ciò e ha osato anteporre il proprio petto. Quel qualcuno è finito processato e tutti gli altri no”. Da Palermo Donzelli e Delmastro raccontano la loro versione dei fatti. “L’abbiamo fatto in modo consapevole”, dice il sottosegretario alla giustizia. “A proposito degli sciacalli che in questi giorni osano lambire il centrodestra sulla lotta alla mafia – continua Delmastro – noi abbiamo onorato Paolo Borsellino col primo atto del governo Meloni: mettere in sicurezza l’ergastolo ostativo rispetto a cedimenti che arrivavano da tutte le parti”. 

La risposta delle opposizioni -

 Immediata la replica dei pentastellati. "Dovrebbe solo tacere. Doveva dimettersi mesi fa per aver messo a repentaglio, con l'amico Delmastro, la sicurezza nazionale sventolando informazioni investigative coperte da segreto - sottolineano dal M5s in riferimento al caso Cospito. Oggi ripete la bufala delle scarcerazioni durante la pandemia per nascondere le responsabilità di FdI". "Dobbiamo di nuovo ricordare ai Fratelli d'Italia - affermano le parlamentari M5s Stefania Ascari, Valentina D'Orso e Ada Lopreiato, capigruppo nelle commissioni Antimafia e Giustizia - che ogni scarcerazione avvenuta nella primavera 2020 venne decisa in autonomia dai magistrati e sulla base di una legge del 2010 del governo Berlusconi. Dopo quelle scarcerazioni siamo intervenuti immediatamente con due decreti legge e con ispezioni ministeriali. Grazie a quegli interventi alcune scarcerazioni furono evitate e alcuni detenuti rientrarono in carcere. Anche oggi Donzelli ha perso l'occasione per rimanere in silenzio".

Sulla stessa onda, anche le dichiarazioni del PD: "Dopo aver ritrattato le sue affermazioni davanti al giurì della Camera dei Deputati, Donzelli ritorna al precedente spartito sfascia tutto affermando che rifarebbe tutto ovvero usare segreti d'ufficio, per i quali sta sotto indagine il suo collega sottosegretario alla giustizia con delega alle carceri Delmastro, per "manganellare" i deputati dell'opposizione, per attribuire vicinanze alla mafia e al mondo anarchico". Lo dichiara il deputato del Partito Democratico, Silvio Lai.