ULTIMO DISCO CON LADY GAGA

Addio Tony Bennett, morto a 96 anni l'ultimo grande crooner americano

Il grande interprete aveva dato l'addio alle scene nel 2021 per i problemi di salute relativi al morbo di Alzheimer di cui era affetto

© IPA

Addio a Tony Bennett, l'ultimo dei grandi crooner americani. Il cantante è morto a 96 anni e dal 2016 soffriva di morbo di Alzheimer. Nel 2021, dopo l'ultima esibizione pubblica al Radio City Music Hall, insieme a Lady Gaga con la quale ha registrato due album, Bennett aveva annunciato l'addio alle scene. 

La morte di Tony Bennett è stata annunciata dalla sua portavoce Sylvia Weiner. La carriera di oltre 70 anni di Bennett è stata notevole non solo per la sua longevità, ma anche per la sua costanza. In centinaia di concerti e date nei club e più di 150 registrazioni, Bennett è stato una sorta di custode della classica canzone popolare americana rappresentata da Cole Porter, Gershwin, Duke Ellington, Rodgers e Hammerstein e altri. Era l'ultimo grande crooner americano, dopo la morte di Dean Martin, Frank Sinatra e Perry Como.

Era nato a New York il 3 agosto 1926 da una famiglia di origini italiane: Anthony Dominic Benedetto (il suo vero nome) era uno dei tre figli di John Benedetto, un negoziante che nel 1906 era emigrato negli Stati Uniti da Podàrgoni, vicino a Reggio Calabria, e di Anna Suraci, una sarta che era nata negli Stati Uniti subito dopo l'emigrazione dei suoi genitori, anch'essi reggini, avvenuta nel 1899.

Di lui Frank Sinatra, in un'intervista alla rivista "Life" del 1965, disse che era "il miglior cantante del settore. Mi entusiasma quando lo guardo. Mi commuove. È il cantante che riesce a trasmettere ciò che il compositore ha in mente, e probabilmente anche un po' di più". Non solo è sopravvissuto all'ascesa della musica rock, ma ha resistito così a lungo e cosi' bene che ha guadagnato nuovi fan e collaboratori, alcuni abbastanza giovani da essere suoi nipoti. Nel 2014, all'età di 88 anni, Bennett ha battuto il proprio record come artista vivente più anziano con un album n. 1 nella classifica Billboard 200 per "Cheek to Cheek", il suo progetto di duetti con Lady Gaga. Tre anni prima, era in cima alle classifiche con "Duets II", con star contemporanee come Gaga, Carrie Underwood e Amy Winehouse, nella sua ultima registrazione in studio. Il suo rapporto con Winehouse e' stato catturato nel documentario candidato all'Oscar Amy, che mostrava Bennett che incoraggiava pazientemente il giovane cantante insicuro attraverso un'esibizione di "Body and Soul".