In sei viaggiavano senza biglietto sul Leonardo Express, che collega la stazione Termini di Roma all'aeroporto di Fiumicino, e quando il controllore ha chiesto loro il titolo di viaggio, lo hanno aggredito a calci e pugni. Il capotreno ha trovato rifugio nella cabina del macchinista, prima di andare in ospedale. Arrivati a Fiumicino, invece, i sei hanno tentato di allontanarsi per raggiungere l'imbarco per le Canarie, ma sono stati individuati dalla polizia e identificati. Un "contrattempo" che non ha però impedito al gruppo di prendere l'aereo per le vacanze.
Sul capotreno picchiato a Roma sono in corso indagini che, attraverso la visione delle telecamere di videosorveglianza interne al treno, cercheranno di ricostruire con più chiarezza la vicenda. A denunciare la vicenda la Fit Cisl.
"Il lavoratore aveva semplicemente sollecitato i passeggeri a regolarizzare il titolo di viaggio, ed è dovuto invece andare ospedale", dice il responsabile del dipartimento Attività Ferroviarie e Servizi della Fit-Cisl del Lazio, Fabio Bonavigo.
I sei aggressori, secondo quanto si apprende, una volta arrivati in aeroporto sono stati identificati e sono potuti partire alla volta delle Canarie. Il capotreno è finito invece in ospedale. "Va fatto tutto il possibile per evitare derive indegne e per fare in modo che le persone non debbano andare a lavorare temendo per la propria incolumità. Il 31 luglio avremo un incontro con la direzione regionale Lazio di Trenitalia, faremo in modo che nulla resti intentato", spiega Bonavigo.
L'aggressione risale al 18 luglio, sul convoglio partito dalla stazione di Roma alle 16.50. Al momento di esibire il biglietto, il gruppo ha ammesso di non esserne in possesso e anzi ha iniziato un'animata discussione con il controllore 46enne. Dalle parole si è passati ai fatti, con due componenti del gruppo di vacanzieri che hanno iniziato a picchiare con calci e pugni il dipendente delle Ferrovie. Il tutto prima di prendere il volo per le Canarie.