È una vera e propria estate di fuoco quella che sta scaldando il Pianeta. Un’ondata di caldo estremo che ha portato i paesi del Mediterraneo, del Nord America e anche dell’Asia a superare i 40 °C, con picchi di più di 50 °C.
Le conseguenze non si fanno attendere, ne sono un esempio gli incendi che hanno colpito la Grecia a partire da lunedì 17 luglio, peggiorati proprio a causa delle temperature molto alte e del forte vento. Tre le aree maggiormente colpite: quella di Lagonisi, nell’Attica orientale, quella di Loutraki, città costiera nei pressi di Corinto, e i boschi di Dervenochori, in Beozia, a nord della capitale Atene. Migliaia le persone evacuate, tra cui anche 1.200 bambini di un campo estivo.
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In Spagna sono diverse le regioni in allerta per le temperature troppo alte, che in Catalogna hanno raggiunto i 45,3 °C. Record battuti anche in Francia, dove preoccupano soprattutto le temperature sulle Alpi e sui Pirenei, anche di 8 o 11 gradi sopra la media di questo periodo. Oltreoceano la situazione di certo non migliora. In Cina è stato raggiunto il record di 52,2 °C nell'arida regione occidentale dello Xinjiang. Negli Stati Uniti un’ondata di caldo opprimente sta mettendo in ginocchio il sud, con violenti incendi in California.
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Uno scenario a cui dobbiamo abituarci e che anzi è destinato a peggiorare. Le Nazioni Unite hanno infatti lanciato l’allarme: il caldo sarà sempre più intenso e dobbiamo essere pronti. "Uno dei fenomeni notevoli che abbiamo osservato è che il numero di ondate di calore simultanee nell'emisfero settentrionale è aumentato di sei volte dagli anni Ottanta. Questa tendenza non accenna a diminuire", ha osservato John Nairn, consulente senior per il caldo estremo presso l'Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite. E ha aggiunto: "Temo quindi che non siamo ancora fuori pericolo e che queste ondate avranno gravi ripercussioni sulla salute umana e sui mezzi di sussistenza".
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Ovviamente l’estate è sempre esistita, ma un caldo così estremo è senza dubbio conseguenza del riscaldamento globale. Secondo gli esperti, i gas serra che intrappolano il calore sono la causa del cambiamento climatico. Gas come l'anidride carbonica, il metano e il protossido di azoto svolgono un ruolo cruciale nell'impedire che una parte dei raggi solari venga riflessa nello spazio. Quando questo ciclo è equilibrato, mantiene il pianeta a una temperatura vivibile. Ma un aumento insostenibile della quantità di gas a effetto serra nell'atmosfera significa che più calore viene intrappolato, creando non solo il riscaldamento globale ma anche altre anomalie climatiche. Nel caso delle ondate di calore, il cambiamento climatico ne sta aumentando la durata, l'intensità e anche la portata geografica, sostengono gli scienziati.
Intanto da oggi è disponibile in Italia il numero 1500 per chiedere informazioni e ricordare le precauzioni da osservare. Un servizio che può essere molto utile per indicare ai cittadini i presidi più vicini a cui rivolgersi.