Relax

In vacanza sei capace di staccarti davvero dallo stress del lavoro?

Che cosa fare e che cosa evitare per rilassarsi davvero e disintossicarci dalla fatica quotidiana 

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La vacanza ha una ricetta diversa per ciascuno di noi: c’è chi si abbandona all’ozio in riva al mare, chi divora chilometri a piedi o in bicicletta in escursioni che la maggior parte delle persone troverebbe estenuanti, e chi sopporta pazientemente lunghe code sotto il solleone per visitare musei e monumenti. Per tutti però, vacanza significa in primo luogo essere lontani dal lavoro e poter scegliere l’attività che più ci appaga. Ecco perché è importante imparare a staccare davvero la spina, nella libertà dai vincoli soprattutto mentali e dal carico dell’ansia. 

DISINTOSSICARSI DAL LAVORO – Il lavoro è così pervasivo nella nostra vita quotidiana da richiedere una vera e propria disintossicazione, almeno in qualche periodo all’anno. È questo il dato emerso da un sondaggio di eDreams, una delle principali agenzie di viaggi online in Europa, che ha chiesto ai viaggiatori quali siano le loro preferenze sul tema vacanze e detox. Gli italiani di tutte le età, anche se con un picco tra i giovani, dichiarano che una vacanza, per essere disintossicante, deve soprattutto far scordare del lavoro (39% degli intervistati). Deve cioè produrre un digital detox (33% delle risposte) ma anche assicurare una liberazione dalle persone che ci circondando nella quotidianità (31%): insomma, secondo il 41% del campione, l’obiettivo numero uno è abbassare i livelli di stress. Per ottenere un risultato di questo genere la maggior parte degli intervistati, pari al 48%, sceglie una destinazione di mare, mentre il 21% cerca soprattutto una full immersion nella natura, oppure una destinazione che mixi montagna e lago (15%). Analizzando le risposte in base all’età, è da notare che il 48% degli italiani di età compresa tra i 25 e i 34 anni ha affermato di voler soprattutto staccare dal lavoro, mentre i 18-24enni vorrebbero in particolare dimenticarsi del telefono e della tecnologia (42%). Gli ultrasessantacinquenni invece desiderano soprattutto disintossicarsi dalle persone (43% delle risposte).

COME STACCARE DAVVERO LA SPINA – Ci sono alcune persone per le quali distaccarsi dai pensieri quotidiani e soprattutto da quelli lavorativi non è difficile. Per altri, invece, specie se occupano posizioni di responsabilità, il lavoro continua ad essere un assillo. Ci sono però alcuni accorgimenti che si possono mettere in atto per mantenere i pensieri sotto controllo e concedersi una indispensabile pausa out of office, almeno per qualche tempo. Vediamone alcune:
- Imparare a delegare – È un punto davvero critico anche perché è difficile auto-convincersi che qualcun altro può fare altrettanto bene quanto noi. Eppure, è così: o per lo meno, il collega investito del compito di sostitutrici può affrontare le situazioni bene quanto basta, almeno fino al nostro ritorno. 
- Dimenticare Internet e le e-mail almeno per un po’ – Se non riusciamo a fidarci completamente di chi sopperisce alla nostra assenza, cerchiamo almeno di conservare delle finestre di disconnessione di alcuni giorni e in alcune fasce orarie. Limitiamoci a seguire i progetti principali senza troppo entrare nel merito. 
- Stop ai social network – Dimentichiamo le piattaforme e i post per un po’. Soprattutto, asteniamoci dal consultare ossessivamente i profili dei nostri amici se ci amareggia il pensiero che stiano trascorrendo delle vacanze più belle e smart delle nostre: non tutto quello che viene pubblicato su Instagram è veritiero al 100%. Godiamoci la nostra vacanza, cercando di trarne la massima soddisfazione e non curiamoci di quello che fanno gli altri. 
- Non inseguiamo il like e il selfie perfetto, a costo di mettere magari a rischio la nostra incolumità per uno scatto da brivido.

PRESTIAMO ATTENZIONE AI NOSTRI BISOGNI - Le vacanze sono il momento in cui dobbiamo soprattutto avere cura di noi stessi, anche perché siamo noi in prima persona i responsabili del nostro benessere. In vacanza, dunque, prendiamoci il tempo per rimetterci in connessione con noi stessi, considerando con gentilezza le nostre necessità, i nostri lati positivi e senza giudicarci male per le nostre debolezze. Ci metteremo di nuovo alla prova e ci impegneremo per migliorare alla fine delle vacanze.

PROPONIAMOCI OBIETTIVI RAGIONEVOLI – Se abbiamo deciso di dedicare una parte del nostro tempo libero a coltivare un interesse e a metterci alla prova, cerchiamo di non esagerare con le aspettative: imparare una lingua straniera in tre settimane, leggere tutti i libri che abbiamo accumulato nel corso dell’inverno o migliorare in uno sport che abbiamo appena iniziato a praticare tanto da affrontare prove agonistiche servirà solo a metterci sotto pressione e a trasformare in un lavoro un’attività che abbiamo amato fino a questo momento. 

PENSIAMO SOLO A COSE BELLE – L’estate è la stagione in cui prendere la vita con leggerezza: non è il momento per pensieri troppo complessi, per progettare strategie a lungo termine, per fare bilanci. Sforziamoci di mettere la mente in modalità “stand by” e di concentrarci su piccole cose concrete: meglio cenare a casa o al ristorante? È il caso di organizzare quell’escursione o meglio rimandare all’indomani? Cerchiamo semmai di fermare i momenti belli in uno scatto fotografico, non tanto per postarlo al volo sui social, quanto per possederlo e trattenerlo il più possibile. Entrerà così a far parte del patrimonio di momenti felici a cui attingere quando, il prossimo inverno, sentiremo il bisogno, di tirarci un po’ su.