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Occhio secco, casa e allergeni: il medico consiglia ... esiste una relazione?

A Tgcom24 la consulenza della dottoressa Monica Ragazzini, oculista di Humanitas Mater Domini di Castellanza

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L'occhio secco, un disturbo a carico degli occhi, può manifestarsi soprattutto in ambienti ricchi di allergeni. Ma scopriamo cos'è questa patologia, come si manifesta e in che modo migliorare la salute dei nostri occhi in casa. 

Dallo smart working alla “home fitness”, sempre più spesso la casa diventa il fulcro delle attività famigliari. In linea con queste nuove abitudini, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha approfondito il tema “Qualità dell’aria tra le mura domestiche”, sottolineando come tra le mura di casa sia presente una concentrazione di inquinanti spesso maggiore rispetto all’ambiente esterno. Nelle abitazioni, inoltre, anche i condizionatori possono diventare veicolo di diffusione di inquinanti come muffe, batteri e polveri. Ne parliamo con la dottoressa Monica Ragazzini, oculista di Humanitas Mater Domini di Castellanza.

Dottoressa Ragazzini, cosa si intende per occhio secco?

L’occhio secco è il risultato di una ridotta produzione o di un’alterata composizione del film lacrimale, che è molto importante per il benessere visivo. Questo, infatti, crea una barriera che nutre e protegge gli occhi da una serie di nemici esterni che potrebbero generare diversi disturbi. Tra le principali cause possiamo trovare l’età, la menopausa, farmaci sistemici (per ipertensione arteriosa, diabete mellito, ipercolesterolemia, sindrome, ansioso-depressiva) e topici (per glaucoma), infezioni virali e batteriche (congiuntivite), utilizzo prolungato di computer o tablet.

Quali sintomi dà questa patologia?

La prima sensazione è la secchezza oculare, spesso associata a bruciore. Spesso presenta anche irritazione, rossore agli occhi rosso, fotofobia, prurito, sensazione di avvertire la presenza di un corpo estraneo e la sensazione di “corpo estraneo” negli occhi.

Gli allergeni possono incidere sulla salute dei nostri occhi?

Uno studio condotto in America su 97 pazienti del “Miami Veterans Affairs Healthcare eye clinic” ha dimostrato come, in ambienti chiusi, alterati livelli di umidità e di particolato (particelle, come pollini e spore) possono causare importanti problemi di secchezza oculare.
Se da una parte, smog e polveri sottili dell’ambiente esterno alterano il nostro film lacrimale provocando infiammazioni e occhio secco dall’altra, anche in casa e in ambienti poco ventilati, si possono generare polveri, muffe e funghi pericolosi per la salute degli occhi.

Ci sono consigli per migliorare il “benessere” dei nostri occhi in casa?

Il primo consiglio è mantenere le stanze ed i locali nei quali si trascorrono molte ore al giorno (soprattutto, soggiorno, camera da letto, studio) arieggiati per almeno 5 minuti. Importante è anche l’umidificazione degli spazi, applicando ad umidificatori con acqua sui termosifoni.
E’ necessario ricordarsi di purificare l’aria degli ambienti, utilizzando dei purificatori e mantenendo pulito l’arredo, i tappeti ed i tessuti, per evitare la proliferazione di acari, polveri ed altri allergeni. I filtri dei condizionatori devono essere controllati con regolarità, per evitare che polvere e batteri siano veicolati nell’aria.
E’ inoltre molto importante usare colliri o gel, consigliati dal proprio medico oculista, per favorire la corretta idratazione e protezione della superficie oculare.