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Placebo, insultò Giorgia Meloni dal palco: aperto fascicolo per vilipendio su Brian Molko

Il cantante aveva insultato il presidente del Consiglio italiano dal palco di Stupinigi, durante un concerto al festival "Sonic Park"

IPA

Il leader dei Placebo, Brian Molko, è oggetto di un'indagine per vilipendio dopo gli insulti lanciati a Giorgia Meloni in occasione di un concerto in Italia. La procura di Torino ha aperto sul cantante un fascicolo per vilipendio delle istituzioni. Il concerto si era tenuto a Stupinigi, alle porte di Torino, nell'ambito del festival "Sonic Park" e in quell'occasione i carabinieri avevano trasmesso un rapporto a Palazzo di giustizia di Torino segnalando il caso al pubblico ministero del "turno urgenze".

Il concerto dei Placebo a Stupinigi aveva sollevato diverse reazioni da parte del mondo politico, e diversi esponenti avevano chiesto che al gruppo non venisse pagato il cachet per la serata mentre altri avevano chiesto l'annullamento degli altri show in programma in Italia. Ma cosa aveva detto Brian Molko? Tra gli applausi dei fan si era scagliato con il presidente del Consiglio italiano apostrafondolo con termini come "pezzo di m..., fascista, razzista" per poi termine il siparietto con un, "vaff...". La cosa aveva subito colpito i carabinieri presenti che avevano segnalato il caso al pm della procura del capoluogo piemontese. 

I precedenti "scandalosi" dei Placebo  Non è la prima volta che Brian Molko si fa notare in Italia per alcune sue uscite sopra le righe. Nel 2001, con i Placebo ospiti del Festival di Sanremo, Molko spaccò la chitarra sull'amplificatore al termine della loro esibizione. Un gesto normale (e anzi esaltato dai fan) in un concerto, visto come un colpo di testa dal paludato pubblico dell'Ariston che iniziò a insolentire il cantare al coro di "scemo scemo". 

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