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Spagna, deputata di Vox: "Le persone trans sono malate croniche"

Marìa Ruiz infiamma il dibattito politico alla vigilia delle elezioni: nel mirino la legge che consente a tutti i maggiori di 16 anni di cambiare sesso senza certificazioni mediche o psicologiche

© ansa

Monta la polemica in Spagna per alcune dichiarazioni di Marìa Ruiz, deputata del partito ultraconservatore Vox. La donna, nel corso di un dibattito elettorale, ha definito "malate croniche" le persone transessuali che si sottopongono a trattamenti medici. Ruiz si riferiva, in particolare, a una legge voluta dal centrosinistra che contempla l'autodeterminazione di genere, norma che secondo lei può portare bambini a "diventare malati cronici". 

La legge che permette di cambiare sesso liberamente dai 16 anni -

 La "legge trans", approvata lo scorso febbraio, consente a tutti i maggiori di 16 anni di cambiare liberamente il proprio sesso, senza certificazioni mediche o psicologiche. Questo diritto potrebbe venire esteso anche a minori di 14 e 15 anni previo il consenso dei genitori. La norma si avvicina a quella scozzese, ancora non in vigore in quanto Londra è contraria. 

La riforma è il punto centrale del partito di sinistra Podemos, un alleato dei socialisti nel governo di Pedro Sánchez. Durante la stessa seduta parlamentare, furono approvate anche la riforma sui congedi mestruali pagati e la riforma dell'aborto, possibile dai 16 anni senza il bisogno dell'approvazione genitoriale. Marìa Ruiz, insieme ad altre esponenti del Partido Popular, aveva già criticato con molta durezza questa svolta, ricordando che molti Paesi da anni stavano facendo marcia indietro.
 

I Popolari potrebbero salire al governo -

 Quella dell'approvazione della legge sul cambio di genere è stata una grande vittoria per la sinistra spagnola. Ora, a pochi giorni dalle elezioni, i sondaggi vedono in testa i Popolari guidati da Alberto Núñez Feijóo, all’opposizione dal 2018. Il premier uscente, potrebbe lasciare le redini del governo al suo contendente Feijóo. Il leader popolare non sarà solo nell'avventura, ad affiancarlo il suo alleato Santiago Abascal, leader del partito di estrema destra Vox e vicino a Giorgia Meloni.
 

ox non nuovo agli scontri con la bandiera arcobaleno -

V I due poli principali potrebbero però essere costretti a dialogare con la parte più radicale del Parlamento. Se da una parte Podemos, guidato dalla giovanissima e agguerrita Ione Belarra, si erge a simbolo della comunità LGBTQIA+, Vox non è nuovo agli scontri con la bandiera arcobaleno.

Il movimento ultraconservatore ha insistito affinché il simbolo del movimento fosse rimosso dagli uffici delle autorità regionali nelle Isole Baleari, provocando reazioni in tutta la Spagna. Un partito quindi idealmente vicino agli ungheresi di Orban di "Fidesz" o ai polacchi di "Diritto e Giustizia" del primo ministro Mateusz Morawiecki. Vox ha seguito la scia del successo della destra europea, diventando il terzo partito in Parlamento.