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Evasione, Agenzia delle Entrate: nel 2022 recuperati oltre 20 miliardi di euro | Il direttore Ruffini: "Nessuna volontà di perseguitare"

La lotta alle frodi "è un fatto di giustizia nei confronti di tutti coloro che pagano le tasse". Il ministro Pichetto: "Serve una riforma fiscale, il condono va valutato e si può fare"

Ansa

Nel 2022 l'Agenzia delle Entrate "ha recuperato nel complesso la cifra record di oltre 20 miliardi di euro di evasione fiscale, raggiungendo il più importante risultato di sempre". Lo ha dichiarato il direttore Ernesto Maria Ruffini, spiegando che attraverso le lettere di compliance il Fisco "ha restituito al bilancio dello Stato 3,2 miliardi di euro", mentre tramite l'attività antifrode "è riuscito a intercettare o a bloccare 9,5 miliardi di euro".

"Nessuna volontà di perseguitare"  "Il contrasto all'evasione non è volontà di perseguitare qualcuno", ha poi ribadito il direttore dell'Agenzia delle Entrate  intervenendo al convegno "Facciamo l'Italia semplice". "E' un fatto di giustizia nei confronti di tutti coloro che, e sono la stragrande maggioranza, le tasse anno dopo anno le pagano", ha osservato. "Il nostro è un lavoro essenziale per il funzionamento di tutta la macchina pubblica - ha detto ancora Ruffini - perché se vogliamo garantire i diritti fondamentali della persona indicati e tutelati nella nostra Costituzione, servono risorse".
 

"L'Agenzia è una amministrazione dello Stato, non un'entità belligerante", ha sottolineato Ruffini, spiegando che la lotta all'evasione è "un fatto di giustizia nei confronti di tutti coloro che nonostante l'innegabile elevata pressione fiscale hanno pagato le tasse a costo di sacrifici; di coloro che hanno bisogno del sostegno dello Stato, erogato attraverso i servizi pubblici con le risorse finanziarie recuperate". "Il nostro - ha aggiunto - è un lavoro essenziale per il funzionamento di tutta la macchina pubblica, perché se vogliamo garantire i diritti fondamentali della persona indicati e tutelati nella nostra Costituzione, come la salute dei cittadini, l'istruzione dei nostri figli, la sicurezza di tutti noi, servono risorse e noi siamo chiamati a raccoglierle a vantaggio di tutti. Anche di chi si sottrae al loro pagamento. E siamo tutti noi chiamati a farlo nelle forme, nei modi e nei tempi che sono stabiliti sempre e soltanto dal legislatore, non dall'Agenzia delle Entrate".

Entro il 2025 nuovi posti di lavoro  Nell'Agenzia delle Entrate "Il totale dei dipendenti salirà nel 2025 a circa 37mila unità, al netto dei pensionamenti" ma al momento "se consideriamo che la pianta organica dell'Agenzia è di circa 44mila unità, la scopertura sfiora il 40%", ha poi fatto sapere Ruffini. "Possiamo - ha spiegato - iniziare a guardare al futuro con la prospettiva di un organico rafforzato, grazie al piano straordinario autorizzato dalla legge di Bilancio che ci consentirà di contare, entro la fine del 2024, su circa 11mila nuove risorse. Di queste 2.303 sono state assunte nel primo semestre 2023 e altri colleghi arriveranno nei prossimi mesi". 

Salvini: "La pace fiscale è un vantaggio per lo Stato"  "Una pace fiscale per chi ha fatto le dichiarazioni ma non è riuscito a versarle tutte è un vantaggio per lo Stato che incassa una marea di miliardi da usare per stipendi e pensioni e significa una liberazione per 15 milioni di persone". Lo ha ribadito Matteo Salvini. "Ci sono a oggi 15 milioni di italiani che hanno fatto la dichiarazione dei redditi, ma hanno un conto aperto con l'Agenzia delle entrate - ha sottolineato -. Non posso pensare che un terzo degli italiani, tolti i minorenni, sono persone che hanno avuto un problema con il fisco, non ce l'hanno fatta a pagare tutto quello che dovevano. Dovrebbero essere aiutati non condannati. Poi gli evasori totali per quanto mi riguarda vanno in galera".

Pichetto: "Condono va valutato, si può fare"  "L'Italia ha la necessità di fare una grande riforma fiscale" e "su questo passaggio bisogna intervenire con meccanismi di agevolazione per chiudere pendenze pregresse. È una cosa che deve essere valutata e può essere fatta. Un condono? Sì, dipende dai contenuti. Condono deve significare una valutazione su chi è in grado di pagare". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, a margine dell'assemblea di Utilitalia a Roma.

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