Continua la repressione in Iran contro le donne che non indossano il velo. Le pattuglie della polizia morale sono tornate infatti a controllare le strade delle città per punire le donne che non osservano l'obbligo di indossare l'hijab. Lo ha annunciato il portavoce della polizia Saeed Montazermahdi, spiegando che "coloro che non rispettano le regole saranno affrontati e perseguiti dalla magistratura". Le pattuglie, istituite dopo la Rivoluzione islamica del 1979, sono scomparse dalle strade dopo la morte di Mahsa Amini, la 22enne deceduta mentre si trovava in custodia della polizia dopo il suo arresto a settembre 2022. La morte ha scatenato proteste a livello nazionale in Iran.
L'avvertimento della polizia - "Da oggi in poi, la polizia condurrà pattugliamenti in auto e a piedi per avvertire e punire quanti, purtroppo, disobbediscono agli ordini e continuano a non rispettare il codice di abbigliamento", ha avvertito il portavoce della polizia.
I video sui social - Nei giorni scorsi, sui social network sono stati pubblicati foto e video - sulla cui autenticità alcuni mantengono dubbi - che mostrano poliziotte in chador che ammoniscono e arrestano le donne che non indossano il velo. "No, la polizia morale non è stata smantellata in Iran", ha dichiarato su Twitter il giornalista di Le Point, Armin Arefi. Il quotidiano riformista Shargh ha riferito che a quattro donne è stato recentemente ordinato di "frequentare corsi di psicologia", "pulire gli ospedali" ed è stato "vietato di guidare per due anni", dopo essere state giudicate colpevoli.
Le proteste dopo la morte di Mahsa Amini - La morte di Mahsa Amini ha scatenato un vasto movimento di protesta con manifestazioni in diverse città a ottobre e novembre, prima di placarsi. Diverse centinaia di persone, tra cui membri delle forze di sicurezza, sono state uccise e migliaia arrestate. Sette uomini sono stati giustiziati per il loro coinvolgimento nelle proteste. Criticata dai manifestanti, negli ultimi mesi la polizia morale era in gran parte scomparsa dalle strade. E sempre più donne uscivano scoperte, soprattutto a Teheran e nelle principali città.