A Londra si preannuncia un'estate di passione per il trasporto aereo, il turismo e i vacanzieri per via degli 8 giorni di sciopero annunciati dalle parti sociali. L'ennesima vertenza salariale di questi mesi di malcontento torna a investire il settore aeroportuale. A confermare l'ultima agitazione è il sindacato Unite, a nome di un migliaio fra addetti ai bagagli e impiegati a vari servizi di terra dello scalo di Gatwick, il secondo per importanza fra la mezza dozzina di aeroporti della capitale britannica, con ben 8 giorni di sciopero spalmati fra fine luglio e agosto. Un malcontento dilagante che agita anche gli aeroporti italiani.
Lo sciopero di Londra -
I lavoratori - che denunciano contratti precari e rifiutano le offerte ricevute finora dalle aziende di gestione di revisione di retribuzioni ferme ai livelli più bassi secondo Unite sotto la soglia delle 12 sterline all'ora - hanno deciso di scioperare per 4 giorni di fila nel weekend a cavallo fra il 28 luglio e il primo agosto, salvo svolte negoziali; e poi di nuovo tra il 4 e l'8 agosto. Il sindacato lamenta anche persistenti carenze di organico, dopo i tagli di personale fatti nella fase più acuta delle restrizioni di viaggio legate alla pandemia di Covid: tagli successivamente compensati solo in parte, malgrado la ripresa a pieno regime delle attività. Disagi per i passeggeri, ritardi e e cancellazioni appaiono inevitabili, anche se l'impatto effettivo della protesta andra' verificato all'atto pratico visto il limitato numero di persone coinvolte: 950 addetti in totale, contrattualizzati dalla aziende private ASC, Menzies Aviation, GGS e DHL Services. I vettori prevedibilmente più colpiti dagli scioperi saranno EasyJet, che a Gatwick ha il suo hub principale, British Airways, Ryanair, Tui, Westjet e WizzAir.